
Attivamente per informare, Attivamente agire per il bene comune, per tutti e non per interessi personali.
Quante lamentele! Quante lamentele si sentono riguardo l’amministrazione del bene pubblico, bene pubblico, bene comune e quindi anche nostro… ed è assodato che la maggior parte di noi è poco e male informato su quanto viene deciso!
Ciclicamente spuntano volantini anonimi di denuncia di questo o quel problema: al di là dei contenuti, ciò rileva vari aspetti.
Il malcontento del singolo o di parte della cittadinanza quando ritiene che non ne siano rispettati i diritti: il ricorso al volantino rivela che il problema non è isolato ma spesso reiterato nel tempo o semplicemente non affrontato.
Il ricorso al volantino può spesso essere la conseguenza di un iter fallimentare: la normale e logica via del porre la problematica a chi deve gestire la questione non ha avuto l’esito sperato… Allora ci si chiede perché a fronte di un problema non si è ascoltati? Forse chi ne ha il dovere è forse troppo impegnato a seguire altri obiettivi? Perché poi mentre alcuni devono tribolare per veder rispettati i propri diritti, per altri la cosa è più immediata e naturale?
Il ricorso all’anonimato è sintomatico: la necessità di nascondere il proprio nome può essere dovuto a codardia, alla paura di perdere o non poter accedere a certi aspetti della vita comune, ma c’è ancora libertà di parola, il denunciare senza esporsi è più semplice ma certamente meno efficace ad esempio di un esposto identico ma corredato di un buon numero di firme: facciamoci sentire!
L’anonimato rispecchia poi un andamento pericoloso: se un nostro diritto non è rispettato, possiamo tacere e subire, lamentarci in silenzio con pochi fidati, pubblicare dei messaggi anonimi… oppure attivarci, magari con altri, e senza timore di voler rispettati i propri diritti. Sembra che molti abbiano paura ad esporsi, ma tacendo non aspettiamoci risultati, proviamo ad esporci e, finalmente, a farci sentire! Un esempio è la storia del metano. Inizialmente era apertamente osteggiata se non addirittura ostacolata dal Comune e nulla di concreto veniva fatto dalla Valle Camonica Servizi. Per farla breve, si interpellò l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e, sebbene non si sia voluto andare a fondo chiarendo le eventuali responsabilità, la questione si sbloccò ed oggi il metano è una realtà.
Ma non dobbiamo sempre aspettare passivamente in attesa che siano altri a toglierci le castagne dal fuoco…
Infine siamo stanchi di sentire le solite frasi fatte del tipo “tanto poi fanno sempre quello che vogliono”: se lo fanno è solo perché glielo permettiamo! Perché ci va bene così, perché ci torna comodo, perché non ci interessa direttamente, o per altri motivi… ma allora non lamentiamoci! Se qualcosa non ci va bene, proviamo a chiederci: ma io cosa sto facendo per affrontare la cosa?
Le stesse domande dovrebbero porsele anche i rappresentanti di minoranza il cui compito principale dovrebbe essere quello di opporsi, informare ed attivarsi per impedire che certe decisioni vadano troppo oltre o non nell’interesse comune: cosa stanno facendo in difesa dei diritti dei cittadini, del bene comune, dell’ambiente e del territorio? Stanno informando adeguatamente la cittadinanza su quanto avviene, sulle decisioni prese o non prese?
E la popolazione come vede la “politica” del Comune? Se ne interessa o semplicemente lascia fare? Pensa che i nostri “politici” amministrino in modo corretto ed adeguato il bene comune?
A breve l’amministrazione comunale riprenderà la pubblicazione dell’Araldo, auspichiamo che sia finalmente uno strumento di informazione verso la cittadinanza.
Speriamo un domani di poter affermare che l’amministrazione e la minoranza stiano lavorando per noi, come dovrebbe e come deve essere.
Da questi ed altri spunti è nata l’associazione “AttivaMente Sellero Novelle”… ma chi siamo e cosa ci prefiggiamo?
Attivamente vogliamo attaccare chi va contro l’interesse comune ed attivamente vogliamo difendere i diritti di tutti, senza favoritismi.
Attivamente perché ci impegniamo in modo attivo ad affrontare i problemi, a proporre soluzioni, ad agire per il bene comune e non solo per l’interesse personale o di pochi.
Attivamente anche nel senso di “mente attiva”: smettiamola di credere ciecamente a tutto quanto ci viene raccontato e proviamo a pensare in modo critico e a trarre le nostre conclusioni in base a dei fatti e non a quanto raccontatoci o sentito in giro.
Attivamente nel senso di “attiva mente”: lo scopo deve essere anche quello di attivare anche chi non vede o non vuole vedere, di formare ed informare.
Attivamente sul territorio, senza schieramenti politici o partitici e senza scopo di lucro, ma con i seguenti obiettivi: difesa e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio, difesa dei diritti dei cittadini, promuovere attività culturali e di informazione. Se credi in questi valori, c’è posto anche per te!
Abbiamo deciso di seminare, ora non ci resta che lavorare per un buon raccolto!
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