« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


venerdì 30 gennaio 2009

Acqua in bocca

Vinta la battaglia per l'acqua pubblica in Lombardia: accolte in Regione Lombardia le richieste del Comitato referendario a difesa della gestione pubblica del servizio idrico.
Martedì 27 gennaio 2009, in Consiglio Regionale della Lombardia sono state votate all'unanimità le modifiche alla legge regionale n. 18/2006, contro la quale era stata promossa la campagna referendaria sostenuta da ben 144 Comuni della Lombardia. Ne danno fieri l'annuncio Giovanni Cocciro, l'Assessore di Cologno Monzese, capofila dei 144 Comuni referendari, e Emilio Molinari, Presidente del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua, insieme a una delegazione di sindaci e amministratori che ieri si sono dati appuntamento al Pirellone.
DOPPIA VITTORIA, DUNQUE: IN LOMBARDIA L'ACQUA È E RESTA PUBBLICA e non sarà quindi necessario indire nessuna consultazione referendaria.
Anche nelle parole di Michele Papagna, Presidente di Acea Onlus, Associazione Consumi Etici e Stili di vita solidali, si esprime grande soddisfazione per "una battaglia che ha visto protagonisti in primo luogo i cittadini, le amministrazioni comunali, i movimenti e le associazioni che, come AceA Onlus, si sono impegnate per ribadire non solo un no fermo alla privatizzazione, ma anche per promuovere una cultura dell'acqua come diritto dell'umanità, bene comune da consumare con rispetto e consapevolezza."
L'associazione auspica che questa vittoria rappresenti l'inizio di un percorso ancora lungo a difesa dei diritti di cittadinanza e dei beni comuni. Che l'impegno politico espresso sino ad oggi possa continuare a livello nazionale per contrastare la mercificazione delle risorse idriche e sottrarle alla logica degli interessi economici. Che si continui a tenere alta l'attenzione ed il rispetto verso l'acqua e tutte le risorse naturali adottando comportamenti sempre meno consumistici e sempre più orientati a scelte etiche e di responsabilità.
Francesca Cazzaniga, Ufficio Stampa AceA Onlus
Lucia Zucchella, Responsabile AceA campagna Acqua Bene Comune
info:
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giovedì 29 gennaio 2009

Segnali di fumo... da Campodarsego (Padova)

Convegno di Campodarsego (Pd), 25 gennaio 2009
Inceneritori e nanoparticelle
Dottor Paolo Girotto, Presidente di Radio Gamma 5
La giornata di domenica all’Auditorium della BCC di Campodarsego ha stimolato molte riflessioni che almeno in parte sento la necessità di condividere con tutti voi. Innanzitutto la qualità dei relatori merita un plauso per la precisione e disarmante semplicità delle informazioni portate che sono il frutto di anni di costante impegno per fare prendere coscienza alla gente della posta in gioco. Devo poi ringraziare per la sensibilità, l’interesse e la responsabilità civile dimostrata dalle centinaia di partecipanti da ogni parte del veneto: è la testimonianza di una speranza per un futuro migliore che non muore …mai!
Possiamo dire, senza tema di smentita, che ci troviamo sulla “linea del Piave”: retrocedere o fare finta di niente ancora non è più possibile senza essere considerati, giustamente, corresponsabili con i progetti criminali che qualcuno vuole fare subire agli italiani soprattutto ai bambini. La Dr. Patrizia Gentilini , oncologa, fondatrice dell’ISDE, lo ha detto a chiare lettere: i dati e studi scientifici sono già ampiamente stati fatti e dimostrano inequivocabilmente che NON SI PUO’ INCENERIRE SENZA UCCIDERE nel tempo molte vite umane soprattutto tra i bambini. Qualsiasi tipo di combustione, di qualsivoglia tipo di sostanza genera enormi quantità di fumi composti di particelle chimiche, le più diverse, in grado una volta respirate di localizzarsi nei diversi organi del corpo e fare sviluppare, nel tempo, neoplasie tissutali o del sangue come vari tipi di leucemie. Lo spazio per i dubbi non c’è più, c’è solo la possibilità di opporsi oppure fare finta di niente come gli struzzi in situazioni di pericolo!
Il latte vaccino a Brescia è pesantemente contaminato da diossine. Questo dato di fatto anziché fare promuovere uno studio esteso sul territorio circostante, al fine di stabilire la causa prima di una situazione così grave, ha portato all’incriminazione degli allevatori le cui vacche hanno prodotto latte alla diossina! Siamo ben oltre la già colpevole idiozia! Nessuna parola, né indagine sulla “bomba ecologica” più grande d’Italia, cioè il mega inceneritore (sempre chiamato termovalorizzatore, per la qual cosa tutti noi paghiamo multe salate alla EU che ci ha condannato per l’utilizzo di appellativo ingannevole!!!). E’ chiaro come il sole che la contaminazione della catena alimentare nelle campagne del bresciano va collegata principalmente alle pesantissime emissioni di fumi dell’incenerimento di oltre 200mila tonnellate l’anno di rifiuti ma per gli amministratori, ASL e ARPA il problema non è nemmeno preso in considerazione perché… ci sono i filtri!
Eppure è stato dimostrato scientificamente che un camino d’inceneritore emette sempre fumo cioè ceneri volatili che ricadono al suolo contaminando giorno dopo giorno, anno dopo anno, l’aria, l’acqua e i terreni circostanti in modo direttamente proporzionale alla massa di materia bruciata. Mettendo i filtri si riesce solo a “nascondere” il fumo, ma non si limitano in alcun modo le particelle che escono dal camino: queste infatti sono molto più piccole e totalmente invisibili e proprio per questo potenzialmente molto più pericolose. I nostri Amministratori, accecati dal denaro non vogliono ricordare la legge fisica basilare secondo la quale “ nulla si crea , nulla si distrugge ma tutto si trasforma”, peccato che la trasformazione data dall’incenerimento sia un incubo per la salute della gente! Infatti il Dr. Stefano Montanari e la moglie Dr.ssa Gatti con le loro ricerche scientifiche al microscopio elettronico, hanno dimostrato che gli inceneritori come tutta l’attività industriale altamente tecnologica produce in modo continuo NANOPARTICELLE, centinaia di volte più piccole del famoso PM10, unica particella considerata dalla legge, la cui concentrazione elevata porta agli inutili provvedimenti di chiusura del traffico veicolare. Ma proprio le dimensioni così ridotte delle nanoparticelle consentono loro di entrare direttamente nel sangue, senza alcuna possibilità di “filtraggio” da parte delle mucose e degli endoteli respiratori, entrando direttamente nella cellula, attraverso la membrana cellulare, senza danneggiarla, posizionandosi a ridosso del DNA del nucleo.
Ovvio che, prima o poi, il DNA subisce un danno e subisce una trasformazione anche in senso neoplastico: certo, non subito, magari dopo 10 o 20 anni! Ecco allora che altri studi epidemiologici effettuati proprio qui in Veneto dall’Istituto Oncologico Veneto (IOV), ma non solo, dimostrano la stretta correlazione tra l’aumento della comparsa di tumori (in particolare i sarcomi, che sono tumori”sentinella” dell’inquinamento dell’aria) nella popolazione con la prolungata esposizione alle emissioni d’inceneritori. Ma tutto tace… la televisione e i giornali non ne parlano per cui …non è vero!!! Non possiamo fare finta che tutto questo non esista: è duro da accettare ma, se siamo uomini e non “caporali” abbiamo il DOVERE ETICO di proteggere noi e i nostri figli da una minaccia che è già realtà, ma che possiamo evitare diventi ancora più grave. La nuova “politica energetica” di questo paese è ostaggio da sempre dei petrolieri ma con la legge dei CIP6 si è oltrepassata ogni misura di decenza.
La legge europea sulle energie rinnovabili era accettabile: prevedeva che ogni cittadino pagasse una percentuale della bolletta energetica (in Italia il 7%) per finanziare la costruzione di impianti di energia rinnovabile anche familiari. Ora la lobby dei petrolieri, solo in Italia, è riuscita a fare aggiungere, al testo, la famosa parolina “…e assimilabili”, riuscendo così a fare rientrare nelle fonti di energia rinnovabili anche i rifiuti urbani che, inceneriti, fanno produrre energia elettrica. Il famoso CDR ovvero combustibile derivato da rifiuti! In questo modo i 5 miliardi di euro l’anno che gli Italiani pagano per autofinanziarsi una conversione energetica ecocompatibile vanno per il 70% a finanziare gli inceneritori : mentre per gli impianti fotovoltaici, eolici etc. resta un misero 30% . Non solo ma questi squali si fanno pagare l’elettricità prodotta con l’incenerimento dei rifiuti tre volte il suo valore perché sarebbe elettricità prodotta con “energia rinnovabile”!
Il Dr. Montanari ha mostrato una foto del cadavere di un neonato di pochi giorni morto per una leucemia iperacuta, fulminante. La madre sana con gravidanza senza problemi: nel corpo del neonato sono stati rinvenuti presenza di metalli pesanti di vario tipo in elevata concentrazione. Come è stato possibile tutto ciò? Evidentemente, durante la gravidanza, il sangue della madre conteneva questi veleni e li ha passati a suo figlio. A lei, apparentemente nulla di patologico è accaduto ma su un essere di pochi chili è stato molto probabilmente fatale. Quante di queste morti dovremo ancora sopportare per comprendere che non possiamo accettare in silenzio la costruzione di centinaia di nuovi inceneritori (chiamati ovviamente cogeneratori a biomasse o termovalorizzatori etc.) in tutta Italia? L’obiettivo RIFIUTI ZERO è una realtà in molte grandi metropoli nel mondo: si può attuare, qui ed ora, con spesa minima evitando totalmente l’incenerimento ed eliminando la tassa sui rifiuti ai cittadini che virtuosamente aderiscono alla raccolta differenziata spinta: lo ha dimostrato dati alla mano l’imprenditrice veneta Carla Poli puntando molto sull’educazione ambientale delle nuove generazioni.
In Veneto è stata lanciata ieri l’iniziativa Rete Ambiente Veneto (R.A.V.) per collegare tutte le realtà dei Comitati sparsi ovunque nel territorio che si oppongono allo scempio del territorio e della loro salute. Nella grande maggioranza dei casi gli Amministratori locali sono collusi perché comprendono solo il linguaggio del denaro: resta solo la possibilità di una grande mobilitazione della gente che dal basso costringa i politici a ricordare che amministrano nel nome e per conto delle persone che li votano e non delle ditte costruttrici d’inceneritori! A noi l’iniziativa Politica, con la “P” maiuscola perché l’alternativa non c’è se non il deserto delle coscienze di gente che si è venduta l’anima !!!
Dr. Paolo Girotto Presidente Radio Gamma 5 www.radiogamma5.it
La registrazione integrale su DVD del congresso è quasi pronta, per informazioni e prenotazioni:
info@disinformazione.it

martedì 27 gennaio 2009

M'illumino di meno


Scritto il 18 Dicembre 2008 da Caterpillar
M’ILLUMINO DI MENO 2009
Giornata del Risparmio Energetico
- 13 febbraio 2009 -

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia per il 13 febbraio 2009 M’illumino di meno, la grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.
Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2009 dalle ore 18.
Nelle precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio. Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l’Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Sofia, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.
Anche grazie al contributo di ANCI e ANPCI nella diffusione capillare dell’iniziativa, molte città italiane si sono mobilitate per coinvolgere i comuni gemellati all’estero: un passaparola virtuoso che ha consentito di spegnere luci davvero in ogni parte del mondo. Dopo il successo europeo dell’edizione 2008, per il 2009 vorremmo dar spazio non solo alle istituzioni ma anche ai cittadini d’Europa, invitando tutti, insegnanti, sportivi, professionisti, associazioni, a creare gemellaggi inediti tra categorie o tra singoli individui diffondendo la campagna di sensibilizzazione oltre confine.
La campagna di M’illumino di meno 2009, che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo per il secondo anno consecutivo, inizia il 12 gennaio e si protrarrà fino al 13 febbraio, dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative, in Italia e all’estero, per razionalizzare i consumi d’energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi.
Sul sito è possibile aderire all’iniziativa, precisando quali iniziative concrete si metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte. Nella sezione INNO si può scaricare il brano di Frankie HI NRG MC, colonna sonora ufficiale di M’illumino di meno, e reinterpretarlo a piacimento inviandoci il risultato delle vostre rielaborazioni.
La redazione di Caterpillar
millumino@rai.it http://www.caterpillar.rai.i/

venerdì 23 gennaio 2009

lunedì 19 gennaio 2009

Il rifiuto dell'inania

La situazione rifiuti in Valvamonica fa rima con inania: a parole si parla un gran bene di voler gestire la questione per il bene comune, di voler andare verso l'obiettivo "Rifiuti Zero", di voler portare la differenziata dall'attuale 27% all'80%, ma in pratica ci sono due grossi scogli al momento insormontabili che, se non rimossi, impediranno qualsiasi spostamento significativo dall'attuale situazione e che anzi non potranno che peggiorarla:
1. La cultura del "camuno tipo" che, se da un lato ben critica i "terroncelli" campani, ha dimostrato un livello a dir poco ridicolo nei tentativi di raccolta porta a porta (il primo passo necessario con l'abolizione dei cassonetti) e di tariffa puntuale (si paga in proporzione a quanto si scarta): il risultato è stato di un drastico aumento dei rifiuti conferiti nei paesi limitrofi. 
2. Non c'è assolutamente la volontà politica per mirare veramente all'obiettivo e non solo nelle belle parole: la situazione, forse un po' per convenienza forse un po' per incapacità, non sembra destinata a cambiare: non è ben chiaro se non si è in grado di cambiare, se non voglia cambiare o se addirittura si voglia non cambiare...
La ciliegina sulla torta arriverà ben presto quando, come ormai nell'aria e preannunciato dai media, la Vallecamonica Servizi (che, oltre agli altri servizi, gestisce i rifiuti camuni) si appoggerà alla A2A (leggasi, oltre alle altre attività, l'inceneritore di Brescia e Milano in Lombardia, Acerra in Campania etc etc).
A breve ci sarà una conferenza dei servizi in cui i nostri Sindaci sceglieranno la tipologia di collaborazione con A2A. Rifiuti Zero ed incenerimento, al di là degli aspetti occupazionali ed ambientali, sono due modi antitetici per affrontare la questione: o seguiamo una via o l'altra, o nascondiamo lo sporco sotto il tappeto o vediamo di ripulire veramente... vogliamo scommettere sulle sorti dei rifiuti e della differenziata in Valle?

Tassa sui rifiuti: l'iva non va pagata

L'ITALIA SI ALLINEA AGLI ALTRI PAESI EUROPEI
Tassa sui rifiuti, l’Iva non va pagata
di Monica Rubino
La Cassazione ha stabilito che l'imposta del 10% normalmente addebitata dai Comuni sulle bollette è illegittima. Ecco come chiedere il rimborso. Anche il "Canone di depurazione" sull'acqua non è dovuto
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Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’IVA del 10%, normalmente addebitata sulle bollette della tassa sui rifiuti, è illegittima. La Corte di Cassazione, allineandosi con l’orientamento degli altri Paesi dell'Unione europea, ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, è una tassa e non una tariffa. Se fosse una tariffa, l’IVA sarebbe applicabile, ma essendo una tassa non è legittimo.Controllate, dunque, attentamente la bolletta: se è stata applicata l'Iva nella misura del 10% sulle voci di raccolta e smaltimento rifiuti, si potrà chiedere il rimborso immediato al Comune o alle società appaltatrici che gestiscono il servizio. Il risarcimento può essere richiesto per un massimo di 10 anni e per ogni anno di IVA ingiustamente pagata. Ad esempio, un cittadino che paga una tassa di 800 euro l'anno ha versato al proprio comune 80 euro di Iva illegittima, che moltiplicati per 10 anni ammontano a 800 euro complessivi.
Per agire basta inviare un foglio con i dati anagrafici, recapiti telefonici, eventuale indirizzo di posta elttronica e codice fiscale e una copia dell'atto di richiesta della tassa sui rifiuti per cui richiedere il rinborso e delle relative ricevute di avvenuto pagamento (per tutti gli anni dal 1998 a oggi) al Codacons, Azione Iva rifiuti, via Filippo Corridoni 25, 00195 Roma. Gli avvocati e i consulenti dell'associazione valuteranno se è possibile ottenere il rimborso e redigeranno gratuitamente il ricorso personalizzato. Si ricorda, infine, che anche il "Canone di depurazione" sulle bollette dell'acqua non è dovuto, allorchè vi sia la carenza funzionale o la totale assenza del relativo impianto. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n° 335/2008. E’ dunque possibile ricorrere all’autorità giudiziaria e richiedere l’integrale restituzione della tariffa versata, per un periodo di contribuzione pari a 10 anni, oltre il quale vi è la prescrizione del diritto.
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mercoledì 14 gennaio 2009

Verso Rifiuti Zero

Verso Rifiuti Zero
Ridurre, riciclare, rinascere!

Interviene:
Prof. Paul Connett
Docente Emerito di Chimica Ambientale
presso la St. Lawrence University di New York


Quando: sabato 31 gennaio 2009, ore 20:30
Dove: Sala Consiliare, via Roma 50, Roncadelle (BS)

Capannori, 45.000 abitanti in provincia di Lucca, è il primo Comune in Italia ad aver scelto la strategia Rifiuti Zero entro il 2020. Oggi realizza l'82% di raccolta differenziata con il metodo porta a porta. I cittadini pagano solo il rifiuto che realmente producono. La spesa dei rifiuti destinati in discarica è diminuita, e i soldi risparmiati hanno creato nuovi posti di lavoro per la gestione del servizio. Sul territorio sono stati collocati distributori alla spina di detersivi, latte ed altri prodotti senza imballaggi, come pannolini ed assorbenti lavabili. Chi abita a Capannori ha un motivo in più per essere orgoglioso dell'ambiente in cui vive.
Novara, città piemontese da 100.000 abitanti, è passata dal 50 al 70% di r.d. in 18 mesi, con l'introduzione della raccolta differenziata porta a porta.
Brescia è una città lombarda di 200.000 abitanti che è passata dal 26 al 37% di r.d. in dieci anni, con i cassonetti stradali. E l'inceneritore.
Roncadelle è un paese di 9.000 cittadini che ha fatto la stessa scelta di Novara e Capannori.

La strategia Rifiuti Zero è una filosofia di vita, prima ancora che un insieme di leggi e norme da applicare. Una realtà in cui "nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma", dove i rifiuti non sono più uno spreco, bensì una risorsa, e la loro riduzione a monte è il più alto obiettivo. Un obiettivo che insieme possiamo raggiungere!

L'evento è organizzato dal Gruppo Meetup Amici di Beppe Grillo di Brescia e dall'Associazione Ricomincio da Grillo, in collaborazione con la Rete Nazionale Rifiuti Zero e con il patrocinio del Comune di Roncadelle.
Per informazioni: grillo.meetupbrescia@gmail.com, oppure info@ricominciodagrillo.it
Visitateci: beppegrillo.meetup.com/55, oppure www.ricominciodagrillo.it

martedì 13 gennaio 2009

Pedalare!

da BresciaOggi di Lunedì 12 gennaio 2009 sport pag. 39
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CICLOCROSS.
L’ECLETTICO CICLISTA DI SELLERO S’IMPONE AL PARCO FERRARI DI MODENA
Cominelli, il bis tricolore è una marcia trionfale
di Angiolino Massolini
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Nel parco intitolato alla leggenda dei motori, Cristian Cominelli scrive il nono capitolo di una carriera che nonostante la giovane età va assumendo la fisionomia di un mito. IL DILETTANTE UNDER 23 di SELLERO ha conquistato sul circuito allestito al Parco Enzo Ferrari di Modena il secondo titolo italiano consecutivo di ciclocross. Si tratta complessivamente del nono alloro tricolore centrato in quattro anni. Se non è record poco ci manca. In Emilia, Cominelli si è confermato un atleta polivalente come dimostrano i successi ottenuti in strada a Camignone e nella sua Valcamonica.Il «pupillo» di Felice Gimondi, da sempre nella griglia della Bianchi-Tx Active ha dapprima controllato gli avversari per poi stordirli con un paio di affondi che hanno tagliato le gambe i rivali più quotati come Matteo Trentin. La seconda parte della corsa si è trasformata per Cristiana Cominelli in una passerella trionfale.Bissato con una facilità quasi irrisoria dunque il titolo conquistato l’anno scorso a Scorzè in provincia di Treviso. Salgono a quattro le medaglie d’oro centrate nella ciclocampestre: un cammino fantastico iniziato nel 2004 a Verbania e proseguito nel 2006 a Lecce nelle categorie allievi e juniores. Nel 2007 Cominelli si era piazzato secondo tra gli under 23, mentre nelle ultime due stagioni ha timbrato il cartellino alla grande. Gli altri titoli italiani li ha ottenuti nel cross country allievi, juniores e under 23 dal 2004 al 2008 con un solo passaggio a vuoto nel 2005, Un palmares nobilitato anche dalla vittoria nella Marathon dell’anno scorso.Che Cominelli potesse vincere l’ennesimo campionato italiano della sua ancora verde carriera lo si era capito nelle due tappe di coppa del mondo a Numei (Francia) e Zolder (Olanda) dove si era classificato sceondo, battuto soltanto al termine di due sprint estenuanti. In quelle occasioni il camuno aveva lasciato capire di essere in forma e pronto a difendere nel miglior mondo possibile il tricolore conquistato un anno fa. Missione compiuta quindi con la speranza che il filotto di successi abbia ad allungarsi magari fin da domenica prossima quando sarà impegnato in un’altra gara di coppa del mondo in Belgio. Il 31 gennaio sarà infine il leader della formazione azzurra al meeting iridato di Hoghigai in Olanda, dove andrà a caccia del podio: obiettivo sicuramente alla sua portata perchè nell’ultima stagione ha raggiunto la piena maturità atletica.
ORDINE D’ARRIVO: 1) Cristian Cominelli (Tx Active Bianchi) in 1.03’14”; 2) Matteo Trentin (Moro Scott Bicycle Line) a 1’23”; 3) Roberto De Patre (Aran World Cantina Tollo) a 4’35”; 4) Michele Straccia (Team CoBo Pavoni) a 5’19”; 5) Mattia Rossi (L'Arcobaleno Carraro Team); 6) Cristian Romanò (Team Colnago Arreghini); 7) Roberto Crisi (Hard Rock Frw); 8) Manuele D’Avola (Cicli Fiorin Despar); 9) Francesco Niccoli (Hard Rock Frw); 10) Omar Sottocornola (Gs Podenzano).

Fiaccolata per la Pace


lunedì 12 gennaio 2009

Verso Rifiuti Zero

Ridurre i rifiuti e valorizzarli con il riciclaggio è l’obiettivo che la Vallecamonica si deve prefiggere. Rifiuti zero significa azzerare il volume dei rifiuti che finiscono in discarica o negli inceneritori. Dalla produzione e commercializzazione di prodotti sfusi e alla spina (pasta, vino, olio, detersivi, …) alla raccolta porta a porta multimateriale che può portare la differenziata a superare l’80%. I Comuni e Vallecamonica Servizi in questo hanno un ruolo fondamentale. Responsabilizzando i cittadini per la riduzione dei rifiuti, con il loro riciclo è possibile creare ricchezza e occupazione, anche attraverso piccoli impianti per la lavorazione del residuo secco (plastica).

giovedì 8 gennaio 2009

Smisurata preghiera

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al di sopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

nel decennale della scomparsa, http://www.fondazionedeandre.it/index.html