Collio. L’ultimo consiglio comunale straordinario si è occupato pure della nuova protesta di chi vive vicino all’impianto
Centrale a biomasse: per il Comune il «caso fumi» è solo un’impressione
I controlli dell’Arpa e dell’Asl escludono problemi ma le minoranze propongono una centralina fissa
A Collio esiste un caso «fumi», e il consiglio comunale se n’è appena occupato facendo, si spera, chiarezza su cosa effettivamente esce dai camini della centrale a biomassen del paese: un impianto gestito dalla «Fravt», una società partecipata dal Comune ma ormai prevalentemente privata che oltre ad alimentare il teleriscaldamento produce energia elettrica.
È in funzione ormai dal 2006, e quindi ampiamente sperimentata dai circa 500 utenti allacciati alla rete del teleriscaldamento. Che sono soddisfatti dei risultati e dei costi. Sembrerebbe quindi un «fiore all’occhiello»; ma da quando funziona, la centrale è al centro di ricorrenti lamentele da parte di chi ci vive vicino. Nel mirino soprattutto i fumi emessi.
Nell’ultimo consiglio straordinario richiesto dalle minoranze (Civica per Collio e Indipendenti) il problema è stato l’oggetto di uno specifico punto ordine del giorno. A partire dalla lettera firmata da 24 cittadini, protocollata in Comune il 5 gennaio e indirizzata a sindaco e capigruppo nella quale si richiama l’attenzione «sul problema relativo alla qualità dell’aria che respirano gli abitanti residenti nelle immediate vicinanze».
Lo scritto ricordava che «come è stato più volte segnalato e documentato, la concentrazione di fumi rende impossibile lo svolgimento delle attività quotidiane». E chiedeva di conoscere i risultati del controllo periodico delle emissioni.
La risposta della giunta? Documenti alla mano, la sindaca Mirella Zanini ha riferito che i controlli di Asl e Arpa sono stati regolarmente sollecitati dopo ogni richiesta dei residenti, che gli ultimi risalgono al giugno e al settembre scorsi e che gli stessi affermano che «non c’è contaminazione riconducibile a sostanze pericolose; le verifiche sui fumi non evidenziano anomalie. «La società poi - ha aggiunto il sindaco - mantiene monitorata la situazione e fornisce i periodici risultati agli enti competenti».
Così, richiamando il dovere di tutela della salute pubblica da parte dell’amministrazione, i capigruppo di minoranza Giuseppe Bonomini e Roberto Ronchini hanno chiesto di migliorare la comunicazione coi cittadini valutando come informarli sui risultati dei controlli, e di studiare l’installazione di una centralina che rilevi in continuo la situazione.
Edmondo Bertussi
BresciaOggi - 08/02/2010
Nessun commento:
Posta un commento