giovedì 4 marzo 2010
Tutto sotto controllo
(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Un bambino su 5-600 nel mondo occidentale va incontro a una patologia neoplastica: è la seconda causa di morte nell'infanzia dopo gli incidenti, la prima per patologia nei bambini, ed alcuni studi hanno dimostrato il legame con l'esposizione agli agenti inquinanti, anche dei genitori, mentre in Italia i dati sono ''ancora più preoccupanti''. Lo afferma, in un'intervista sul quotidiano ecologista Terra, Ernesto Burgio , coordinatore del Comitato scientifico di Isde Italia, l'associazione dei medici per l'ambiente. "Ancor più significativo - spiega Burgio - è il dato sull'incremento dei linfomi: se in Europa è dello 0,9%, in Italia è addirittura del 4,6% annuo. Alcuni ricercatori dell'Environmental Health Institute hanno calcolato che nei primi 2 anni di età abbiamo un incremento 8 volte superiore a quello atteso''. E quest'aumento, sottolinea l'esperto, ''non può che riflettere l'esposizione genitoriale a numerosissimi fattori ambientali cancerogeni o pro-cancerogeni". L'esposizione, ad esempio, a metalli pesanti e al particolato ultrafine, prodotti dal traffico veicolare, dagli inceneritori e da altri grandi impianti, dice ancora l'esperto, ''crea le premesse alle mutazioni che daranno origine ai tumori''. E' dunque quest'inquinamento di base, conclude Burgio, che ''va combattuto attraverso la prevenzione primaria".(ANSA).
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