venerdì 5 dicembre 2008
Giurisprudenza
Al di là delle ultime preoccupanti notizie che potranno aprire la strada a nuovi scenari nel campo della giustizia italica (chissà che non si cavalchi l'onda per mirare agli obiettivi della P2...), ci teniamo a riportare una sentenza che dà una piccola boccata d'aria a chi si batte sul fronte ambientalista.
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AMBIENTE
Niente combustibile da rifiuti senza valutazione d'impatto ambientale
Consiglio di Stato - Sezione VI - Decisione 11 novembre 2008 n. 5619
Prima di dare il semaforo verde alla costruzione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti è necessaria la valutazione di impatto ambientale. Il Consiglio di Stato, con la decisione n. 5619, ha accolto l'appello di un comune sulla mancata sottoposizione a Via dell'attività di produzione di energia elettrica da scorie non pericolose che un'impresa del settore era stata incaricata a svolgere. Il processo di produzione di energia, in origine, prevedeva solo l'impiego di combustibile proveniente da carta, cartone, pallets in legno (tanto è vero che la concessione edilizia comprendeva, tra le varie prescrizioni, l'obbligo di utilizzare unicamente tale materiale), ma al momento della comunicazione di inizio attività, la società aveva reso noto all'amministrazione provinciale che i rifiuti che sarebbero stati utilizzati erano di ben altra natura, e precisamente: il 39,5% di plastica e solo il 49,9% di carta. Pertanto, l'autorizzazione rilasciata senza aver prima attivato le procedure di valutazione ambientale è viziata e quindi illegittima.
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La sentenza può essere scaricata al link seguente:
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