Spett. Onorevole Davide Caparini,
Le scrivo questa lettera aperta, che invierò come comunicato stampa ai giornali locali nei prossimi giorni, per stimolare un dibattito che faccia chiarezza su un problema che, tanto i media quanto le amministrazioni competenti, ostinatamente continuano a tenere nascosto all’opinione pubblica, mi riferisco alla imminente apertura di un centro commerciale in quel di Sellero, presso l’area ex Fucinati.
Scrivo a Lei non per sue responsabilità ma perché la ritengo il politico che, in Valle Camonica, più si è distinto nel dichiarare il proprio impegno verso i problemi concreti dei cittadini e dello sviluppo del territorio, come dimostra il consenso elettorale ricevuto nelle ultime consultazioni.
Io non sono né iscritto né simpatizzante della Lega Nord, per questo la mia lettera potrà sembrare una provocazione, ma ritengo, da amministratore, che sia compito di chi ottiene consenso misurarsi con i cittadini anche sulle scelte più difficili.
Ricapitolando brevemente la vicenda, tanti soldi pubblici sono arrivati a Sellero per realizzare la centrale di teleriscaldamento e la cosiddetta filiera del legno, che doveva ospitare aziende artigianali. Col passare del tempo, provvedimenti amministrativi e cambi di destinazione hanno portato alla situazione odierna, con la centrale a biomassa che ha intrapreso l’iter per arrivare a bruciare rifiuti e l’area ex Fucinati che, sia pur ridimensionata rispetto alla prima ipotesi, è pronta per ospitare un centro commerciale di 2000 metri quadrati (in un paese di poco più di 1000 abitanti!).
Non voglio entrare nel merito delle scelte dell’Amministrazione Comunale, tra l’altro mi sono già sentito rispondere che non sono cose che mi riguardano (sarò strano ma io penso che un comune confinante dovrebbe essere coinvolto in scelte che hanno conseguenze importanti anche sul suo territorio). Penso però che sui metodi e soprattutto sull’opportunità politica di questa operazione qualcosa ai cittadini bisogna dire con chiarezza. Anche perché si continuano a promuovere contributi per i piccoli negozi, che a fronte del proliferare della grande distribuzione sono comunque condannati a chiudere. Questa politica francamente ipocrita disorienta me, come assessore al commercio del mio comune, figuriamoci i cittadini.
Tutto questo premesso mi permetto di sottolineare il silenzio dietro al quale si sono nascoste le istituzioni, limitandosi a lasciare che le cose accadessero senza prendere posizione, continuando a dire di essere attenti ai problemi dei negozi di vicinato, da proteggere per il loro ruolo anche sociale di servizio agli abitanti dei piccoli paesi… ma di fatto favorendo l’insediamento della grande distribuzione, facendo finta di non vedere le tante forzature che stanno dietro questa operazione e soprattutto il danno sociale ed economico che subirà la media Vallecamonica.
Visto che siamo in dirittura di arrivo penso sia giunto il momento di parlare ai cittadini di queste scelte che cambieranno la loro vita e chiarire quali sono le posizioni.
Io sono dalla parte dei commercianti che si sono riuniti in un comitato e hanno intrapreso un’azione legale contro l’apertura del centro commerciale (così come sto con i cittadini che hanno presentato ricorso al tar contro l’autorizzazione a bruciare rifiuti nella centrale a biomassa della tsn).
Gli altri amministratori pubblici competenti da che parte stanno?
Lei, Onorevole, da che parte sta?
Attendo risposte, chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Cordiali saluti.
Sergio Turetti
Vicesindaco e Assessore al Commercio del Comune di Capo di Ponte
Capo di Ponte, 25 Luglio 2008