« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


mercoledì 28 dicembre 2011

Presepio Put dal Re

http://www.teleboario.it/tbNews.asp?idV=7409

servizio di Teleboario relativo all'ormai storico presepio di Sellero

venerdì 18 novembre 2011

Pannolini lavabili

dal Giornale di Brescia del 18/11/2011, pag.31

Esine - Una serata sui pannolini lavabili

In tempi di crisi e di sempre maggiore attenzione all’ambiente, tutto torna utile. Anche i pannolini per i bambini.
L’Assessorato ad Ecologia e Ambiente e quello ai Servizi sociali di Esine propongono per questa sera un incontro sul tema «Pannolini lavabili: vantaggi per genitori e figli». Nella sala polifunzionale della Casa di riposo, in via Chiosi, sono stati «convocati» alle 20.30 mamme e papà alle prese con neonati, pappe e pannolini.
Si tratta di un appuntamento promosso per sensibilizzare le famiglie all’utilizzo dei pannolini lavabili per i propri bimbi, che offrono almeno tre vantaggi: dal punto di vista sanitario, economico e per la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti. L’ingresso è libero.

giovedì 3 novembre 2011

Segnali di fumo da... Brescia e provincia

da www.ambientebrescia.it di Marino Ruzzenenti
nei documenti linkati si cita anche il caso TSN e Legno Energia di Sellero
---
Il 2011 è anche l'anno in cui a Brescia e dintorni scoppia la corsa alle minicentrali termoelettriche alimentate da "biomasse": è la bolla speculativa delle finte "energie rinnovabili", cui si oppongono i cittadini organizzati in combattivi Comitati (http://www.ambientebrescia.it/CentraliBiomasseBrescia2011.pdf). Chiamati dai Comitati di Castelgoffredo, di Capriano del Colle, di Bedizzole a portare un contributo di idee critiche, abbiamo pensato di riassumerle in una presentazione che potrebbe servire ad altre battaglie (http://www.ambientebrescia.it/CentraliBiomasse.pdf)

martedì 18 ottobre 2011

Errare humanum est

La TSN srl (e non più spa) è come noto controllata da Cofely Italia spa del gruppo GDF SUEZ. Come da dichiarazioni della TSN stessa, “la Centrale verrà rifatta ex-novo” e si presenterà “presso la Provincia di Brescia la richiesta formale di una nuova autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto a biomassa presso lo stesso sito attuale, con prevista antecedente demolizione dell’attuale impianto.” “Diversamente […] l’attività ed i servizi erogati non potrebbero proseguire”....
Che dire, oltre all'ammissione di ingenti somme pubbliche letteralmente bruciati (soldi nostri, ricordiamocelo...) , mentre la legna locale rimane a marcire nei nostri boschi?
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

sabato 8 ottobre 2011

Segnali di fumo da... Melfi

Falde avvelenate e dati fantasmaI misteri dell'inceneritore francese

L'impianto della Fenice (gruppo Edf) funziona da un decennio nel cuore della Basilicata dove brucia rifiuti industriali. Solo adesso , dopo reiterate richieste degli abitanti, la Regione ha rivelato i risultati dei monitoraggi eseguiti fino al 2007: forte presenza di metalli pesanti cancerogeni. Intanto, la Fenice ha vinto un appalto da 29 milioni di euro per il monitoraggio ambientale del ponte di Messina
---
leggi l'inchiesta su
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/10/06/news/l_inquinatore_di_melfi-22826583/?ref=HREC1-8

martedì 4 ottobre 2011

Sapori d'autunno

dal Giornale di Brescia - 04/10/2011

Sellero - Gustando i «Sapori d’autunno»

(pag. 23)

I sapori d’autunno più speciali si gustano nel centro storico di Novelle di Sellero. Torna il prossimo fine settimana la mostra mercato di prodotti tipici della stagione, organizzata dall’Amministrazione comunale nelle vie e nelle piazze della frazione. Per due giorni, il cuore del paese si apre ai visitatori, offrendo piaceri per la vista (con gli angoli più caratteristici del borgo) e per il palato (con leccornie locali).
«Sapori d’autunno» sarà inaugurata e quindi aperta sabato 8 ottobre alle 20 sul sagrato della chiesa parrocchiale: oltre alla cucina tipica, ci sarà la possibilità di ascoltare i canti folcloristici dei «Cugini di montagna».
Il giorno successivo, nel pomeriggio, sono previsti intrattenimento e animazione per i più piccoli, mentre la sera si riapre lo stand gastronomico. Lungo il percorso di visita alla mostra saranno offerte caldarroste e le associazioni del paese gestiranno un punto ristoro.

martedì 27 settembre 2011

Risorse finite

(da http://www.corriere.it/ambiente/11_settembre_26/consumo-risorse-mondo_90dae01a-e85b-11e0-9000-0da152a6f157.shtml)


http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/earth_overshoot_day/


oltrepassata la soglia del 2011
Dal 27 settembre il mondo consuma più risorse di quante ne produce
Raggiunto l'Earth Overshoot Day per quanto riguarda la capacità rigenerativa dell'ecosistema
Mancano ancora più di tre mesi alla fine dell'anno e siamo già in rosso. La Terra dal 27 settembre ha raggiunto il limite: consuma più risorse di quanto è in grado di produrne. In inglese si dice che abbiamo raggiunto l'Earth Overshoot Day (Eod), quando il consumo di risorse oltrepassa la soglia calcolata per tutto il 2011. Lo ricorda l'organizzazione Global footprint network. A pagare le spese del deficit saranno soprattutto le foreste (che devono assorbire l'anidride carbonica in più), la qualità dell'aria (maggior inquinamento), gli oceani (scarico di rifiuti e sovrasfruttamento degli stock ittici), e ci sarà un impatto maggiore dei cambiamenti climatici. L'Eod aiuta a comprendere il divario tra il livello sostenibile dello sviluppo e quello reale: secondo il modello di vita che stiamo conducendo a livello globale (le realtà infatti sono molto diversificate tra i Paesi sviluppati e il Terzo mondo) prima della metà del secolo avremo bisogno di due pianeti. Solo che non li abbiamo. Alla fine dell'anno consumeremo il 135% delle risorse prodotte nel 2011. E quel che è peggio stiamo accelerando il ritmo di consumo: lo scorso anno, per esempio, l'Eod si era raggiunto circa quindici giorni dopo.

giovedì 22 settembre 2011

Comitati ambientalisti, l’unione fa la forza

(da www.quibrescia.it)

Una rete provinciale che racchiuda tutti i comitati ambientalisti nati in questi anni a Brescia. E’ questa l’idea del Comitato spontaneo contro le nocività, costituitosi nel 2009 per fermare l’apertura della discarica di amianto in via Brocchi a San Polo.
Il gruppo ha organizzato per sabato alle 17 al circolo Arci di Sant’Eufemia un incontro aperto a tutti i comitati che “in questi anni sono cresciuti come funghi per far fronte alle tante criticità del territorio di tutta la provincia”, ha spiegato uno dei membri storici del gruppo, Alessandra Cristini.
“Non abbiamo in mente niente di costruito, vogliamo che sia un incontro interlocutorio per capire le adesioni, le idee e le necessità”. La volontà di fondo è quella di mettere insieme tutte le esperienze affinché ciascun gruppo possa diventare più efficace, vengano colmate lacune procedurali o legali e si possano trovare nuove idee per la propria lotta. Anche nel rispetto dell’autonomia di ciascuno, uniti si fa la forza. “Chi si è costituito da poco può trascinare gli altri con nuove energie e idee, mentre chi lavora da lungo tempo può portare la propria esperienza e aiutare a selezionare le azioni più efficaci”, ha spiegato ancora Cristini.
L’incontro sarà aperto alla cittadinanza, non solo ai comitati ambientalisti. “Noi abbiamo invitato Legambiente, i Cittadini per la salvaguardia del territorio, quelli contro la cava di Rovato, di Rezzato, del Garda, Montichiari Ambiente, Montirone, Castenedolo e tutti quelli di cui siamo arrivati ad avere notizia. A ciascuno di loro abbiamo comunque chiesto di estendere l’invito a tutti quei movimenti che non siamo riusciti a raggiungere, ma potranno partecipare anche singoli cittadini che abbiano a cuore la salvaguardia dell’ambiente e del territorio”.
Inizialmente nato per racchiudere sotto la stessa ala le associazioni ambientaliste cittadine, “ci siamo presto resi conto che per noi che viviamo e operiamo sul territorio di San Polo sarebbe stato assurdo non coinvolgere anche Rezzato con cui confiniamo. I problemi ambientali non si fermano ai confini fra i paesi”. Da qui l’idea di lanciare la proposta per una rete ambientalista provinciale, “ma magari possiamo allargarci anche a livello regionale”, per creare un coordinamento più efficace che faccia da collettore dei problemi della provincia e diventare così anche un interlocutore più influente

martedì 13 settembre 2011

Maratona dell'acqua

Segue la classifica dei primi 30 classificati su 650 alla prima edizione della Maratona dell'acqua, con un percorso sulle sponde del lago da Lovere ad Iseo.
---
1 CORTESI ANDREA ATL. VALLE BREMBANA SM 02:54:47
2 BRESSANELLI IVAN G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI SM 02:57:43
3 MALFATTI PIO ATLETICA ROTALIANA MM45 02:58:49
4 BENATTI STEFANO U.S. STELLA ALPINA CARANO MM50 03:01:43
5 UBERTI SIMONE NEW ATHLETICS SULZANO MM40 03:05:38
6 RAGGI MAURIZIO MM40 03:10:44
7 LINDER REINHARD AMATEUR-LAEUFERCLUB KALTERN MM50 03:11:43
8 BASSANESI ANDREA G.S. ZELOFORAMAGNO MM50 03:11:50
9 DAMIOLI CARLO G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI MM50 03:12:45
10 KAGUME JOYCE MUTHONI U.S. MAURINA OLIO CARLI SF 03:13:03
11 DI RUBBA ENRICO RUNNERS BERGAMO MM40 03:14:12
12 BRAGA CLARA ATL. BEDIZZOLE MF40 03:14:24
13 CORONA CESARE CANOTTIERI MILANO MM45 03:14:40
14 GIRELLI GUERRINO G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI MM45 03:15:13
15 ZIGLIOTTO DAVIDE A.A.A.MALO MM45 03:15:15
16 PIVA SIMONE TM 03:15:32
17 MORSTABILINI LUCA SORESINA RUNNING CLUB MM40 03:15:35
18 GAVAZZI PIERANGELO U.S. LA SPORTIVA MM50 03:15:43
19 SALA LUCA RUNNERS BERGAMO MM40 03:16:19
20 VITALI GIANMAURO RUNNERS BERGAMO MM40 03:17:34
21 FURIA DIEGO FRANCESCO ATL. SAN MARCO U.S. ACLI MM35 03:18:21
22 UBOLDI SILVANA ARIENI TEAM MF45 03:18:45
23 COMANDUCCI ALESSIO MARATHON CLUB CITTA' DI CASTEL MM45 03:18:52
24 CIRELLI FABIO ATL. LIB. CASTEGNATO MM35 03:19:03
25 BERTOLI MATTEO FREE-ZONE MM40 03:19:21
26 GNOCCHI ALESSANDRO BRESCIA MARATHON MM40 03:19:48
27 AVOGADRI MARCO GS AVIS TREVIGLIO G.BRUSAFERRI MM40 03:20:54
28 GROSS RICHARD HAPPY RUNNER CLUB MM40 03:21:43
29 GLISENTI PIERANGELO CIRCOLO AMATORI PODISTI MM45 03:21:50
30 DI MICHINO FRANCO GP MARCIACARATESI MM40 03:22:11
...

giovedì 8 settembre 2011

A spasso nella storia

Domenica 20 settembre, a Sellero, si terrà la terza edizione di “A spasso nella storia”, passeggiata naturalistica, storica, etnografica sui passi degli antichi camuni.

Il gruppo Raphaël di Sellero, in collaborazione con gli altri gruppi Raphaël camuni, con il patrocinio del Comune di Sellero, sotto l’ala vigile della Protezione civile Monte Elto e in collaborazione con gli altri gruppi di volontariato locali, propone una passeggiata nel verde e nella storia, con il duplice scopo di promuovere le bellezze naturalistiche, etnografiche, storiche e culturali del nostro paese. L’intero ricavato della manifestazione verrà impiegato dall’Associazione di volontariato Amici di Raphaël per la realizzazione dell’ospedale oncologico Laudato sì’ a Rivoltella del Garda.

Il percorso si sviluppa su una lunghezza di circa 10 km e un dislivello di 450 m., su sentieri ben segnalati e mulattiere. Il programma della giornata è il seguente:

ore 8.00: ritrovo a Sellero presso il campo di calcio dell’oratorio alle ore 8,00 (iscrizioni adulti € 15, bambini, € 8 comprensivo di assicurazione, pranzo e ricordo finale)
ore 9.15: benedizione di don Mario Bonomi e partenza
ore 12.30: pranzo presso la struttura teatrale della parrocchia
ore 15.30: Santa Messa presso la parrocchiale, concelebrata da don Mario Bonomi, parroco di Sellero, e don Pierino Ferrari, presidente della Fondazione Laudato sì’ onlus
Lo stesso giorno sarò possibile partecipare, per il quarto anno consecutivo, ad una visita guidata al fenomeno celeste che probabilmente diede origine al culto del sole nel Neolitico, testimoniato dalle incisioni della Roccia 1 di Foppe di Nadro. Si tratta della diffrazione dei raggi solari da una stretta fessura della Concarena, visibile solo nei giorni degli equinozi.

giovedì 25 agosto 2011

Social network camuno

dal BRESCIA OGGI di Mercoledì 24 Agosto 2011, PROVINCIA Pagina 23

MOVIMENTI. Una trentina di attivisti camuni per il social network

La rete «impegnata»: va in scena Meet up

Nel gruppo non ci sono solo simpatizzanti di Grillo ma semplici interessati alla politica del bene comune

La ricerca della sostenibilità ambientale, il rispetto della legalità e la tutela del territorio e della qualità della vita. Questi sono alcuni dei temi cari al «Meet up» di Valcamonica, che da alcuni mesi è attivo nell'area valligiana. Il gruppo, composto da una trentina di persone, ruota attorno al social network Meet up nato alcuni anni fa fra i simpatizzanti di Beppe Grillo.
Nel 2010 questo strumento multimediale - una sorta di blog - è stato attivato anche sul territorio camuno con lo scopo di informare e sensibilizzare la comunità attorno ai temi più delicati che riguardano il territorio. «Il nostro - spiegano alcuni rappresentanti del gruppo - è un punto d'incontro virtuale, nel quale discutiamo e approfondiamo le tematiche locali che più ci stanno a cuore. Ma il con! fronto non si limita allo scambio di una serie di messaggi on line. Ogni mese ci incontriamo per discutere di persona sugli argomenti che riteniamo maggiormente rilevanti. Cerchiamo di approfondirli e di coinvolgere anche le altre realtà del territorio».
La prima vera battaglia di sensibilizzazione del sodalizio camuno è iniziata con la nota vicenda della centrale a biomasse di Sellero, nel cui deposito di combustibile, lo ricordiamo, erano stati trovati materiali plastici e altre sostanze che con le biomasse non hanno nulla a che fare. «Abbiamo lungamente analizzato la questione, interpellato esperti e amministratori e realizzato video interviste su Youtube - spiegano quelli di Meet up Valcamonica -. Volevamo capire quali rischi si potevano correre e sollecitare un'indagine da parte dell'Arpa sulla condizione dell'aria nel comune di Sellero. Sarebbe interessante aprire un dibattito su questo tema. A nostro avviso ci sono ancora dei punti poco chiari! ».
In questo come in altri casi, l'obiettivo non ! 2; la polemica fine a se stessa, ma la possibilità, a partire dall'aggregazione virtuale, di discutere e sollecitare punti di vista: «Non abbiamo finalità politiche - precisano - e siamo apartitici. Certo, alcuni di noi sono sostenitori di Beppe Grillo. Ma siamo una realtà autonoma e indipendente. Vogliamo sensibilizzare e informare attraverso un'azione collettiva».
Una volta al mese, i componenti si incontrano in spazi pubblici per discutere e confrontarsi. Verso la fine di settembre si riuniranno per trattare un altro tema legato all'ambiente: quello dell'inquinamento e dei rifiuti. Come fare per entrare a farne parte? «Basta collegarsi al sito www.meetup.com/vallecamonica, compilare il form e iscriversi. Attraverso la rete è possibile aggregarsi, condividere opinioni e intervenire. Quello che ci interessa è che sul nostro territorio si persegua una buona politica del bene comune».

venerdì 29 luglio 2011

Montagne divorate dal cemento

articolo da www.quibrescia.it

giovedì 28 luglio 2011

“La verde montagna lombarda rischia di diventare solo un ricordo da cartolina”. Soprattutto se il verde è quello di pascoli e campi coltivati. Secondo il dossier "Montagne senza Terra" presentato mercoledì da Legambiente a Morbegno (Sondrio), “Il consumo di suolo nelle zone montane della Lombardia ha infatti già cancellato il 42,4% del territorio più pregiato, quello dei fondovalle e dei pendii coltivati”.
Il rapporto del cigno verde esamina l'intero territorio della montagna alpina e prealpina lombarda: ovvero il 40% della regione. Superficie non utilizzabile, se non in minima parte: infatti, sottraendo quelle interessate da versanti troppo ripidi, aree d'alta quota, laghi, fiumi e zone a rischio, solo il 9,3% del territorio montano può ospitare insediamenti.
“Le province indagate”, si legge nel dossier dell’associazione ambientalista, “sono quelle interessate dalla presenza di territori montani, e presentano quadri insediativi fortemente differenziati”, come, ad esempio, “Varese”, che, “con il 29,5% di territorio urbanizzato, presenta un peso relativo dell'urbanizzazione nettamente superiore rispetto alle province di Como (16,5%), Lecco (15,6%), Bergamo (14,4%), Brescia (11,8%) e Sondrio (2,7%)”.
“Dai grandi agglomerati urbani, e secondo le modalità tipiche dell'espansione metropolitana incontrollata”, prosegue il report ambientalista, “le seconde case e i capannoni hanno invaso i fondovalle subalpini, specialmente quelli già vocati all'industria e meglio collegati ai capoluoghi, in taluni casi sede di rilevanti e storici distretti industriali, come la Valtrompia e la Val Seriana, che infatti presentano valori di consumo di territorio insediativo rispettivamente del 47,7% e del 43,5% (a fronte di un consumo lordo del 7%). Qui, viene spiegato, i paesi si sono fusi tra di loro in “un un'unica conurbazione lineare”.
Per quanto riguarda la realtà bresciana 276mila ettari risultano occupati da superficie montana e valliva. Solo il 10% del territorio (27mila ettari) può ospitare insediamenti, ma il 37% di quest'area (10mila e 42 ettari) è già occupata da case, fabbriche e strade.
Un dato inferiore a tutte le altre province tranne che sull’Alto Garda bresciano dove il territorio insediativo utilizzato è pari al 36,5% (1.508,9 ettari su 37.281,3 complessivi), nel Sebino la percentuale di terreni già insediati sale al 39,7%, in Valle Camonica è il 34,1%, in Valsabbia è pari al 32,8% e in Valtrompia tocca quota 47,7%.
Nei territori perilacustri , spiega Legambiente, il consumo di suolo utile rappresenta un problema non solo dal punto di vista della stabilità idrogeologica dei versanti, ma anche nell'ottica di conservazione di un paesaggio che è, innegabilmente, un potente generatore di ricchezza turistica.
“Le superfici utili, a causa dei forti vincoli geomorfologici, sono estremamente limitate e addossate alle sottili linee di costa, periodicamente prese d'assalto dal turismo di massa. Le riviere dei laghi lombardi hanno quindi visto la progressiva dissoluzione delle aree utilizzabili, tanto che si è cominciato a costruire al di fuori del territorio insediativo, per far fronte alla continua richiesta di seconde case e di strutture ricettive turistiche”.
Tale fenomeno si registra soprattutto nelle porzioni collinari mentre attività edificatorie consistenti si verificano anche nell'alto Lario, lungo la costa orientale del Lago d'Iseo e nei comuni rivieraschi della sponda occidentale del Garda. “Nei fondovalle interni”, prosegue l’analisi del cigno verde, “il consumo di suolo si concentra soprattutto in corrispondenza dei centri urbani esistenti, i quali tendono a “stirarsi” lungo le direttrici stradali vallive inglobando i centri minori e formando un unico conglomerato urbano. E' il caso della Valcamonica, della Bassa Valtellina e della Valsassina, che in ogni caso hanno mantenuto una buona riserva di territorio insediativo, essendo valli relativamente larghe”.

mercoledì 27 luglio 2011

Trofeo Internazionale Verolanuova

Seguono le classifiche per la categoria handbike MH4 delle gare in linea, a cronometro e della combinata del Trofeo Internazionale di Verolanuova (BS):

GARA IN LINEA
POS COGNOME NOME KM TEMPO KM/H TEAM
1° GRUBER NATI 33,00 0.49.50,00 39,732 ISRAELE
2° ZANARDI ALESSANDRO 33,00 0.50.00,00 39,600 ITALIA
3° BRESSANELLI MIRCO 29,70 0.52.35,00 33,889 POL DIS VALCAMONICA
4° MIKHALEVICH DANIEL 29,70 0.52.36,00 33,878 ISRAELE

GARA A CRONOMETRO 11KM
POS COGNOME NOME TEMPO KM/H TEAM
1° ZANARDI ALESSANDRO 0.16.01,94 41.164 ITALIA
2° GRUBERG NATI 0.16.58,52 38.862 ISRAELE
3° MIKHALEVICH DANIEL 0.19.25,04 33.991 ISRAELE
4° BRESSANELLI MIRCO 0.20.02,27 32.945 POL DIS VALCAMONICA

CLASSIFICA COMBINATA UCI P1
POS COGNOME NOME PUNTI TEAM
1° ZANARDI ALESSANDRO 3 ITALIA
2° GRUBERG NATI 3 ISRAELE
3° MIKHALEVICH DANIEL 7 ISRAELE
4° BRESSANELLI MIRCO 7 POL DIS VALCAMONICA

lunedì 11 luglio 2011

Indagini sulla TSN di Sellero

Segue l'articolo "indagini sulla TSN di Sellero" a cura del Meetup Vallecamonica pubblicato sul numero di giugno di Grattiti
www.voli.bs.it/graffiti





lunedì 4 luglio 2011

Sporchi da morire

Sporchi da morire: in arrivo il nuovo film documentario, qua il trailer:


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=pufuqiaa7pg

mercoledì 22 giugno 2011

Doppio titolo tricolore

Si sono svolti a Paternò (Catania) i Campionati Italiani assoluti di handbike con la prova a cronometro ed in linea.
Per info: www.settimanatricolore2011.it/ e http://www.handbikeitalia.it/

Seguono le classifiche non ufficiali delle due gare

18/06/11 Cronometro
pos nome cat h m s km/h
1 Podestà MH2 24 16.78 33.36
2 Cratassa MH3 24 32.98 32.99
3 Achenza MH3 25 27.94 31.81
4 Cecchetto MH2 25 27.19 31.82
5 Ruepp MH3 27 53.48 29.04
6 Thaler MH3 28 41.79 28.23
7 Fagone MH3 29 31.78 27.43
8 Sette MH2 29 42.65 27.26
9 Bressanelli MH4 30 27.41 26.60
10 Fenocchio WH2 32 55.06 24.61
11 Groppi MH2 32 56.2 24.59
12 Ghironzi MH3 32 57.62 24.57
13 Di Bari MH2 33 58.01 23.85
14 Dainese MH3 35 50.42 22.60
15 De Bastiani MH3 36 8.57 22.41
16 Schuler WH2 37 9.5 21.80
17 Grill MH3 40 6.92 20.19
18 Garaffo MH3 42 49.44 18.91
19 Ganthaler MH1 43 45.25 18.51
20 Cuccuru WH2 48 8.47 16.83
21 Granellini MH2 48 55.27 16.56
22 Zoeschg MH2 50 48.38 15.94
23 Borelli WH1 59 31.15 13.61
24 Giozet MH1 59 23.4 13.64
25 Calimero WH1 1 00 34.03 13.37
26 Garofalo MH1 1 05 51.05 12.30
27 Amadeo WH1 1 06 58.71 12.09

19/06/11 Linea
pos nome giri cat h m s km/h
1 Podestà 2 MH2 1 10 39.24 31.51
2 Cratassa 2 MH3 1 10 49.25 31.43
3 Ruepp 2 MH3 1 11 50.37 30.99
4 Cecchetto 2 MH2 1 13 51.97 30.14
5 Achenza 2 MH3 1 13 52.27 30.13
6 Thaler 2 MH3 1 20 18.91 27.72
7 Sette 2 MH2 1 23 37.23 26.62
8 Bressanelli 2 MH4 1 25 0.81 26.18
9 Fagone 2 MH3 1 30 8.83 24.69
10 Groppi 2 MH2 1 30 12.21 24.68
11 Ghironzi 2 MH3 1 30 13.53 24.67
12 Di Bari 2 MH2 1 30 13.73 24.67
13 Fenocchio 2 WH2 1 31 45.23 24.26
14 Dainese 2 MH3 1 42 49.42 21.65
15 Garraffo 2 MH3 2 00 37.92 18.45
16 Cuccuru 2 WH2 2 10 31.62 17.05
17 Ganthaler 1 MH1 1 00 14.93 18.47
18 Amadeo 1 WH1 1 12 53.82 15.27
19 Giozet 1 MH1 1 13 58.25 15.05
20 Garofalo 1 MH1 1 19 6.84 14.07
21 Borelli 1 WH1 1 20 48.65 13.77
22 Calimero 1 WH1 1 12 52.24 15.27

Nella categoria MH4, grazie al forfait degli avversari, dopo il secondo posto dell'anno scorso, arriva il titolo di campione d'italia 2011 sia a cronometro che in linea per Mirco Bressanelli.

lunedì 30 maggio 2011

Piacenza Paracycling

A seguire la classifica della gara combinata valida come prova internazionale UCI svoltasi nel weekend a Piacenza (gara in linea 35km + cronometro 11km)

Piacenza Paracycling: categoria handbike MH4

POS COGNOME NOME TEAM ROAD RACE TIME TRIAL OVERALL
1 ZANARDI ALESSANDRO ITALIA 0.56.01.80 0.17.01.69 1.13.03.49
2 PLAT JETZE DUTCH NATIONAL TEAM 0.56.02.40 0.17.06.03 1.13.08.43
3 REEKERS JOHAN DUTCH NATIONAL TEAM 0.56.04.20 0.17.14.36 1.13.18.56
4 TRIPP STUART AUSTRALIA 0.58.28.20 0.17.12.04 1.15.40.24
5 HUBER BRUNO SWISS NATIONALTEAM 0.59.58.30 0.17.22.43 1.17.20.73
6 DE VRIES TIM DUTCH NATIONAL TEAM 1.01.34.00 0.16.45.36 1.18.19.36
7 BRESSANELLI MIRCO POLISP.DISABILI VALCAMONICA 1.07.43.00 0.19.55.25 1.27.38.25
8 KUSTER CEDRIC SWISS NATIONALTEAM 1.08.59.00 0.19.31.61 1.28.30.61
9 DE CORTES MIRKO VITERSPORT 1.16.41.00 0.21.32.71 1.38.13.71
10 ARZO DIAGO JOSE VICENTE EQUIPE NATIONAL dnf 0.16.47.88 0.16.47.88

giovedì 28 aprile 2011

Intervista

Al link seguente un'intervista rilasciata dal nostro presidente al Meetup Vallecamonica:

http://www.youtube.com/meetupvallecamonica#p/a/u/1/PE0tRyZSHDE

martedì 26 aprile 2011

Segnali di fumo da... Brescia

Si riporta una lettra inviata dal Dott. Celestino Panizza (Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia)) al sito
http://www.bresciapoint.it/

---

“Caro direttore, sulla stampa locale è stata data evidenza all’incremento a Brescia dei tumori infantili del 8% rispetto all’anno precedente. Il dato è di per sé preoccupante ed è particolarmente drammatico se confrontato con l’aumento medio annuale che si registra a livello nazionale.
In Italia, i tassi di incidenza per tutti i tumori nel loro complesso sono mediamente aumentati del 2% all’anno, passando da 146.9 nuovi casi all’anno (ogni milione di bambini) nel periodo 1988-92 a ben 176 nuovi malati nel periodo 1998-2002.
Ciò significa che in media, nell’ultimo quinquennio, in ogni milione di bambini in Italia ci sono stati 30 nuovi casi in più. La crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi. In particolare tra i bambini sotto l’anno di età l’incremento è addirittura del 3.2% annuo.
Tali tassi di incidenza in Italia sono nettamente più elevati di quelli riscontrati in Germania (141 casi 1987-2004), Francia (138 casi 1990-98), Svizzera (141 casi 1995-2004). Il cambiamento percentuale annuo risulta più alto nel nostro paese che in Europa sia per tutti i tumori (+2% vs 1.1%), che per la maggior parte delle principali tipologie di tumore; addirittura per i linfomi l’incremento è del 4.6% annuo vs un incremento in Europa dello 0.9%, per le leucemie dell’ 1.6% vs un + 0.6% e così via.
Il dato riferito per Brescia dovrebbe far sobbalzare l’opinione pubblica e richiedere un intervento immediato delle Autorità politiche e sanitarie in primo luogo dell’ASL ed in caso di smentite questi dovrebbero fornire in proposito dati puntuali e dettagliati. Come ho in più occasioni sollevato pubblicamente, Brescia è in una situazione di inquinamento ambientale preoccupante e non basta affidarsi alle cure dei danni prodotti ma pensare a interventi di Prevenzione Primaria, ovvero alla tutela della Salute Pubblica attraverso la riduzione della esposizione (ambientale, professionale ed in qualsivoglia altra forma) a sostanze tossiche cancerogene o comunque nocive per la salute umana.
Non è vero che le cause ambientali sono solo ipotesi. Infatti sempre maggiori sono le evidenze di associazioni tra esposizioni ambientali ad inquinanti alla nascita (o ancor prima) e l’insorgenza di malattie neurologiche, respiratorie e di come sia cruciale il momento dello sviluppo fetale non solo per il rischio di cancro, ma per condizionare quello che sarà lo stato di salute complessivo nella vita adulta. Nello scorso ottobre anche la Società Italiana di Pediatria riconosceva che è un “dato che emerge da centinaia di studi scientifici” che la diffusione in ambiente di molecole in grado di interferire pesantemente sull’embrione, del feto e del bambino possono produrre danni gravissimi.
A Brescia si deve prendere consapevolezza che è necessario pensare che ogni progetto che si mette in campo: dalla gestione del territorio, all’uso dell’energia, al traffico, alla salvaguardia delle fonti di approvvigionamento dell’acqua che beviamo e dell’aria che respiriamo deve prevedere obiettivi di riduzione dell’inquinamento perché i dati che ormai sono evidenti e convergenti rappresentano una situazione che è ormai sotto gli occhi di tutti.
Dott. Celestino Panizza
Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia)”

http://www.bresciapoint.it/

lunedì 18 aprile 2011

Maratona Padova Handbike

POS COGNOME NOME Tempo km/h 1 ZANARDI ALESSANDRO 01:03:48 39.68 2 PODESTA' VITTORIO 01:03:56 39.60 3 CECCHETTO PAOLO 01:04:11 39.45 4 ACHENZA GIOVANNI 01:04:31 39.24 5 LIBANORE ATHOS 01:06:36 38.02 6 SANNINO ALBERTO 01:08:43 36.84 7 FAGONE ORAZIO 01:08:55 36.74 8 CASELLI FABRIZIO 01:08:57 36.72 9 GILGEN LUCA 01:09:06 36.64 10 NARCE LUDOVIC 01:09:13 36.58 11 DI BARI SAVERIO 01:09:18 36.54 12 TEGELBECKERS PETER 01:10:08 36.10 13 SETTE PANTALEO 01:10:29 35.93 14 CATTAI MAURO 01:12:45 34.80 15 PRELEC LORENZO 01:12:57 34.71 16 MOYSES PATRICK 01:13:05 34.65 17 BRESSANELLI MIRCO 01:13:39 34.38 18 BOSI MASSIMILIANO 01:13:41 34.36 19 LERAY GREGORY 01:14:07 34.16 20 CONFORTI CLAUDIO 01:14:20 34.06 21 HOCHMAYR GERHARD 01:15:34 33.51 22 GATELLI MARIO 01:16:44 33.00 23 TURCINOVIC GRACIJANO 01:17:04 32.86 24 REEB CHRISTIAN 01:17:14 32.78 25 MARTI ALBERT 01:17:14 32.78 26 MIRABILE CLAUDIO 01:17:18 32.75 27 ALBERGINI DAVIDE 01:17:41 32.59 28 FENOCCHIO FRANCESCA 01:17:47 32.55 29 PECORARO FRANCESCO 01:17:48 32.55 30 BALDINI SIMONE 01:18:14 32.36 31 CAVERZASIO VALERIO 01:19:02 32.04 32 GRANELLINI GIANLUIGI 01:19:37 31.80 33 GHIRONZI IVAN 01:21:17 31.15 34 MERITI GIANCARLO 01:21:19 31.13 35 MASSARI ANGELO 01:21:21 31.12 36 DAINESE PIERINO 01:21:24 31.10 37 BOTTAZZI DANILO 01:21:29 31.08 38 AVOSCAN PAOLO 01:22:49 30.57 39 SEDERL JOSEF 01:22:50 30.57 40 VERLINI MAURIZIO 01:22:56 30.53 41 ETZLSTORFER CHRISTOPH 01:23:41 30.25 42 BATTISTELLA MICHELE 01:26:20 29.33 43 ANGELI GIOVANNI 01:27:17 29.01 44 GRAZIOLA LUCA 01:27:23 28.98 45 VIDA FABIO 01:27:25 28.96 46 MEDICI ANDREA 01:27:51 28.82 47 PICCINI CESARE 01:27:53 28.81 48 FRISINGHELLI RINALDO 01:28:44 28.53 49 PICCO CRISTIANO 01:29:21 28.34 50 RIZZATO OMAR 01:31:01 27.82 51 DORIGO WALTER 01:31:02 27.81 52 DE BASTIANI GIANANTONIO 01:31:56 27.54 53 LIGNON MARCEL 01:31:58 27.53 54 GIANI RICCARDO 01:34:02 26.93 55 VILLA FEDERICO 01:35:06 26.62 56 RINAUDO LUIGI 01:35:35 26.49 57 VILLANI ATTILIO 01:35:44 26.45 58 SPICA ANTONIO 01:35:44 26.44 59 BALDESSARI PAOLO 01:35:48 26.43 60 VIGNUDELLI CESARE 01:36:19 26.29 61 SACCHET EROS 01:36:34 26.22 62 LUCCHIN DAVIDE 01:37:01 26.10 63 VICENTIN DENIS 01:37:01 26.10 64 CUCCURU RITA 01:37:02 26.09 65 ROSSETTI MARIO 01:38:58 25.58 66 AVELLA DOMENICO 01:39:05 25.55 67 BERNARDI IAGO 01:39:16 25.50 68 AZZOLINI MARIO 01:40:20 25.23 69 COLLOVATI VITTORIO 01:42:35 24.68 70 REPONI GUERRINO 01:47:28 23.56 71 GATTI STEFANO 01:50:09 22.99 72 GIOZET DAVIDE 01:51:16 22.75 73 FILOCAMO STELLARIO 01:52:21 22.54 74 MENEGATTI UGO 01:54:41 22.08 75 GODINAT OLIVIER 01:58:48 21.31 76 BORELLI MONICA 02:07:08 19.92 77 VILLA ALESSANDRO 02:39:27 15.88 78 CREMONESI LUCA 02:53:36 14.58

mercoledì 13 aprile 2011

...di sana e robusta costituzione

Sabato 9 aprile 2011, il procuratore capo della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli e la moglie Laura sono stati i protagonisti della serata organizzata dal Comune di Malegno e dal neonato Presidio Libera di Valle Camonica. La serata si è articolata in due parti. Nella prima, intitolata “di sana e robusta Costituzione”, il noto magistrato, sollecitato dal sindaco di Malegno Alessandro Domenighini, ha ricordato alcuni dei valori fondamentali della nostra Carta costituzionale. Tra i molti, Caselli ha sottolineato l'art. 3 co. 2°, che impone alla Repubblica di attivarsi per dare concreta attuazione al principio di uguaglianza, al fine di eliminare dalla vita comune ogni discriminazione esistente tra cittadini, quale che ne sia la ragione (tutti i cittadini sono uguali, anche se hanno più consenso politico di altri....). Di grande attualità, inoltre, il sentito richiamo all'art. 11 Cost., là dove stabilisce che l'Italia (non “la Repubblica”, ma proprio l'Italia come paese) RIPUDIA in modo categorico la guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

La seconda parte della serata, in un certo senso più personale e intima, ha visto protagonista anche la signora Laura, che ha parlato della propria esperienza in Libera e ha raccontato alcuni episodi importanti della propria vita di donna, insegnante e moglie di un magistrato che ha sempre scelto incarichi delicati e rischiosi, mantenendo fede al giuramento prestato al suo ingresso in magistratura. Come avrebbe detto Giovanni Falcone, più volte citato durante la serata, ciò che spinge un onesto e coraggioso funzionario pubblico a fare il proprio dovere, soprattutto nei momenti difficili, è “lo spirito di servizio”.

La palestra comunale di Malegno era gremita e la serata è stata molto apprezzata dai presenti, grazie soprattutto alle doti dei due coniugi, che hanno saputo tratteggiare la loro vita, così interessante, in modo divertente e, a tratti, commovente.




---





http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Carlo_Caselli

giovedì 24 marzo 2011

Le fiamme dell'inferno

Nell’ottobre 2009 abbiamo ospitato a Capodiponte la conferenza del Prof.Stefano Montanari che ci ha illustrato i risultati suoi e della moglie, la Dott.ssa Antonietta Gatti, nell’ambito delle nanoparticelle. In sintesi si è cercato di dare una risposta alle seguenti domande: 1) Cosa sono e come si formano le polveri sottili? 2) Come si comportano nell'ambiente e nell'organismo? 3) Quali sono gli effetti sulla salute?
Leggendo il seguito si capirà il senso del titolo dato a questo articolo che, non volendo certamente essere esaustivo sull’argomento, si limita a riportare quanto affermato durante la serata. Per approfondimenti si rimanda al sito internet www.nanodiagnostics.it dove si possono reperire trattazioni più dettagliate e scientifiche di quanto qui solo accennato.
Le ricerche sulle nanoparticelle sono iniziate nel 1990 e si basano sui riscontri scientifici verificati tramite microscopio elettronico su campioni organici. Tale ricerca è stata snobbata dalle università italiane, ma dal 2002, a sottolineare l’importanza dei risultati raggiunti, sono partiti dei progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea.
Nanoparticelle e polveri sottili ed ultrasottili spesso sono usati come sinonimi. Per caprine le dimensioni, le nanoparticelle hanno un diametro di 1nm, cioè ne dobbiamo allineare 10'000 per raggiungere 1mm. Per poterle individuare non è sufficiente un normale microscopio ma bisogna ricorrere all’impiego di un sofisticato microscopio a scansione elettronica. Tali polveri sono solide, inorganiche e non solubili in grassi ed acqua e quindi, praticamente, eterne.
I concetti fondamentali da ricordare sono: 1) Qualsiasi sorgente ad alta temperatura provoca la formazione di particolato. 2) Più elevata è la temperatura, minore è la dimensione delle particelle prodotte. 3) Più la particella è piccola, più questa è pericolosa essendo maggiormente in grado di penetrare nei tessuti.4) Non esistono meccanismi biologici od artificiali conosciuti capaci di eliminare il particolato una volta che questo sia stato inglobato in un organo o un tessuto.
Le particelle sono liberate naturalmente in atmosfera dai vulcani attivi, dagli incendi, dall’erosione delle rocce, dalla sabbia sollevata dal vento, ecc. In genere, le particelle di queste provenienze sono piuttosto grossolane. Spesso più sottili e normalmente assai più numerose, sono le particelle originate dalle attività umane, soprattutto quelle che prevedono l’impiego di processi ad alta temperatura. Tra questi processi, il funzionamento dei motori a scoppio, dei cementifici, delle fonderie e degl’inceneritori. Il rilascio di particelle può avvenire anche a causa dell’invecchiamento dei cementi e degli asfalti, quindi dalle abitazioni e dalle strade, dall’inquinamento prodotto dagli aerei e dalle centrali elettriche. Dopo il crollo delle Torri Gemelle, a causa delle polveri liberatesi, al di là dei decessi, si sono stimati un milione di casi patologici al sistema respiratorio. Gli inceneritori di rifiuti sono altri generatori di articolato, anzi sono dei “monumento alla follia” e “nella migliore delle ipotesi non servono ad altro che a dimostrare la stupidità dell’essere umano” (si vedrà in seguito il perché di tali affermazioni). Peggio ancora i cementifici che sono autorizzati per legge a bruciare i rifiuti , ma senza i sistemi di sicurezza già scarsi degli inceneritori. Inoltre il cemento prodotto al giorno d’oggi è poi più tossico rispetto al passato, tanto che si sono verificati dei casi bambini allergici alla “propria casa”. Anche il riscaldamento domestico produce delle polveri, ma viste le basse temperature, di grosse dimensioni. Anche la guerra può generare particolato. Si è verificato come molti reduci si siano ammalati della cosiddetta sindrome dei Balcani o del Golfo: le ricerche effettuate non hanno riscontrato livelli di radioattività dovuta all’utilizzo dell’uranio impoverito, ma piuttosto la presenza di nanoparticelle dei più disparati elementi che si formano alle alte temperature causate dall’esplosione dei proiettili arricchiti.
Le polveri da combustione, in particolare, sono caratterizzate dalla caratteristica forma sferica. Sono in genere estremamente fragili e tendono a rompersi in cocci di dimensioni ancor più infinitesime. Ogni combustione produce particelle primarie e gas (ossidi, ammoniaca, composti organici), radicali liberi. Le polveri che finiscono in atmosfera, reagiscono in presenza della luce e tendono a formare particelle secondarie. Le particelle secondarie sono più grosse e tendono ad appiccicarsi ad inquinanti anche pesanti, tipo diossine, furani etc, e ne fanno da mezzo di trasporto anche per migliaia di km.
Le nanoparticelle si sono trovate anche in cibi come frutta, verdura e vegetali; pane e biscotti (il 40% di quelli analizzati contengono nanoparticelle); omogeneizzati; gelati; vongole; hamburger (se ne sono trovati con argento che, utilizzato come pesticida, si suppone abbia risalito la catena alimentare). Una volta ingeriti i cibi, le sostanze che li compongono vengono assorbite tramite il sangue.
Le nanoparticelle sono estremamente fini (un miliardo di volte più piccole della polvere che si vede in casa) e galleggiano in sospensione in aria. Con la respirazione, possono passare dall’aria ai polmoni, quindi agli alveoli e, in un solo minuto, nel sangue. Sono state trovate al microscopio sia depositate sui globuli rossi che nella parte liquida del sangue (il plasma) ma anche all’interno dei globuli rossi. Le nanoparticelle possono far coagulare il sangue (una persona su 10 è soggetta) aumentando la possibilità di generare dei trombi che, viaggiando in vene ed arterie, raggiungono i capillari. Se i trombi si formano nelle vene possono causare la tromboembolia polmonare (importante causa di mortalità), mentre nelle arterie possono causare ictus ed infarti. Per le persone non soggette alla coagulazione, in un’ora le nanoparticelle possono finire in qualche organo (se ne sono trovate in fegato, rene, polmone, cervello). Tali organi le trattengono e le inglobano, non essendo biodegradabili né biocompatibili. Per motivi allo studio, queste polveri possono agglomerarsi e accrescere: in tal caso l’organismo reagisce e le isola facendo crescere attorno un granuloma (tessuto infiammatorio che tale rimarrà per tutta la vita non potendo eliminarne la causa). Esiste molta letteratura medica che dimostra come tali tessuti possono degenerare in cancro. Si è scoperto che le polveri possono entrare nel nucleo delle cellule dove possono arrivare a scombinare il codice genetico delle cellule stesse; tali cellule, riproducendosi, generano a loro volta altre cellule alterate (come si dice, può capitare che una cellula impazzisca). Le nanoparticelle possono entrare nello sperma e possono causare sterilità intaccando la vitalità dello spermatozoo (è ad esempio riconosciuta la “sterilità industriale” causata da certi ambienti industriali inquinati).
Si sono riscontrate malformazioni in vegetali inquinati, ma anche in microrganismi alla base della catena alimentare. Si sono studiati agnelli nati malformati trovando vari tipi di nanoparticelle. Nanoparticelle si sono trovate anche negli organi di feti umani malformati , fra cui anche nanoparticelle sferiche, tipiche della combustione. Si è dimostrato il passaggio delle nanoparticelle dalla madre al feto analizzando casi di bambini malformati, di leucemie e linfomi.
Le nanoparticelle non sono biodegradabili e non sono biocompatibili: quindi, per definizione, sono patogeniche. Più piccole sono più pericolose sono potendo più facilmente penetrare nell’organismo. L’Agenzia Europea per l’Ambiente afferma che “per il particolato non è stato identificato nessun livello di sicurezza”, cioè qualsiasi pur minima quantità è tossica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la Pianura Padana è una delle quattro zone più inquinate del mondo: in media si perdono a causa dell’inquinamento 36 mesi (3 anni) di vita contro i 9 mesi del resto d’Europa.
Ma torniamo all’incenerimento rifiuti (senza usare il termine “termovalorizzatore” che è stato bandito come illecito dalla Comunità Europea): la soluzione spesso proposta per risolvere un fastidioso problema fingendo che, con la combustione, si eliminino anche i rifiuti. Ma già Anassagora, nel V secolo a.c., affermava che “nulla si crea, tutto si trasforma e nulla si distrugge”: non è vero che ciò che brucio scompare, infatti si può verificare che la massa dopo combustione è maggiore di quella iniziale, come dimostrato da Lavoiser nel 1786. Infatti durante la combustione interviene, oltre al materiale combusto, anche l’ossigeno: la massa totale rimane invariata. E’ il Principio di Conservazione della Massa che afferma come la quantità di materia in un sistema chiuso rimane costante. Si sono fatte delle misure bruciando una tonnellata di rifiuti in un inceneritore. Dopo la combustione si trovano una tonnellata di fumi, 280/300kg ceneri solide (per legge inerti ma sono le polveri potenzialmente pericolose), 30kg ceneri volanti, 25kg gesso (in polvere), 650kg di acqua di scarico. Quindi, facendo le somme, per ogni tonnellata di rifiuti bruciata ottengo due tonnellate di materiale in uscita. Come se no bastasse, oltre al raddoppio delle quantità, ne aumento sensibilmente anche la tossicità. Ma gli inceneritori moderni avrebbero le migliori tecnologie disponibili. Ad esempio i filtri a manica, che però fermano solamente le polveri primarie più grossolane. Le polveri primarie condensabili, più piccole e non filtrate, condensano a temperature abbastanza basse dopo aver già superato il filtro. Le polveri secondarie addirittura si formano per reazione in atmosfera addirittura a distanza di km. I filtri inoltre si intasano: in genere, per evitarlo, ogni 2 o 3 secondi viene mandato un soffio d’aria per ripulire il filtro liberandolo dalle polveri che finiscono quindi in ambiente. Insomma, il filtro funziona solo sulle polveri primarie grosse e per 2 o 3 secondi ed è quindi sostanzialmente inutile. E non parliamo dei casi in cui, illegalmente, i filtri vengono addirittura bypassati per non rovinarli (visto il loro costo) e poi reintegrati in caso di controllo. Nei moderni inceneritori le temperature vanno sui 1000°C in modo da evitare la formazione di diossine (che avviene fra i 400 e gli 800°C). Ovviamente non tutta la camera di combustione è alla stessa temperatura ed inoltre il combusto subisce un riscaldamento e le ceneri un raffreddamento. E’ dimostrato che anche i moderni inceneritori producono diossina. Inoltre, alle alte temperature, diminuisce la dimensione delle particelle prodotte e quindi la loro pericolosità e “alla lunga l’inceneritore moderno è più pericoloso dell’inceneritore antico”. Inoltre da un inceneritore escono una quantità di sostanze, alcune molte tossiche, che per legge non devono essere monitorate e quindi si finge non ci siano. Dai principali studi epidemiologici risultata che intorno agli inceneritori ci si ammala maggiormente di tumore. Infine, non si risolve il problema delle discariche dovendo comunque smaltire circa un terzo del materiale in ingresso sotto forma di ceneri molto tossiche; anzi c’è bisogno di discariche speciali vista la tossicità di tali ceneri.
Spesso si giustificano gli inceneritori ed altre centrali più o meno inquinanti con il nostro bisogno di energia. Ma la stessa Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, quindi un ente pubblico garante, sostiene che per il triennio 2007-9 “l’offerta supera significativamente la domanda”. Il problema principale sono gli sprechi di energia: ad esempio è stimato che in Europa ben 17 centrali elettriche funzionano solamente per la lucina di standby dei vari elettrodomestici. Forse non servono nuove centrali, ma bisognerebbe iniziare con il ridurre gli sprechi inutili.
I gestori degli inceneritori affermano, ovviamente, che il loro sistema non inquina. Ma ricordiamo, tanto per fare un esempio, l’amianto. L’amianto è stato messo fuori legge nel 1992, ma si sapeva della sua cancerosità fin dal 1863, anzi già Plinio il Vecchio nel 79d.c. aveva riscontrato una morte precoce nei minatori delle miniere di amianto. Ma allora come si spiega il suo utilizzo fin quasi ai giorni nostri? La risposta sta nei bassi costi dell’amianto e nelle sue caratteristiche di ottimo isolante e ignifugo ma anche in “scienziati” che ne accertavano la non pericolosità, scienziati sponsorizzati dagli stessi industriali interessati nell’utilizzo dell’amianto. Altro esempio: negli anni ’50 altri “scienziati” dimostravano addirittura la beneficità del tabacco, lo stesso si può dire per pcb, diossine, piombo nella benzina, etc. Abbiamo un’arma di difesa: la cultura e la conoscenza, non prendendo mai per vero quanto ci viene raccontato (nemmeno questo articolo), ma vagliando sempre con spirito critico le informazioni e le disinformazioni che ci arrivano e chiedendoci sempre se chi ci racconta una cosa ha degli altri interessi nel dirlo.
Anche “la centrale a biomassa, che è una follia”, non si giustifica in quanto, non solo non ci sono le biomasse vergini ma nemmeno le masse utili per garantirne il funzionamento. Si ricorre spesso quindi a biomasse provenienti dall’estero nelle quali si sono trovati anche metalli pesanti, pesticidi e concimi chimici da noi vietati per legge ormai da decenni. Inoltre il trasporto da grandi distanze è un’ulteriore fonte di inquinamento. La normativa italiana inoltre equipara i rifiuti solidi urbani alle biomasse: “le centrali a biomasse sono quindi in pratica dei normalissimi inceneritori”.
In conclusione ricordiamoci della massima di F.Bacone: “la natura si domina solo obbidendole” e un passo dalla Genesi (3:19): “memento, homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris”. Facciamocene una ragione poiché è impossibile vivere sani in un mondo malato e, se non per altro, facciamolo almeno per i nostri figli: ci stiamo mangiando la loro eredità.

domenica 13 marzo 2011

Maratona Brescia Handbike

1 BRESSANELLI MIRCO 01:21:30
2 CONFORTI CLAUDIO 01:22:28 +57
3 BOSI MASSIMILIANO 01:22:39 +1:09
4 TRIANGELI PIER 01:31:10 +9:40
5 GNANI GIANFRANCO 02:02:46 +41:15
6 FILOCAMO STELLARIO 02:06:18 +44:47
7 AGOSTI PAOLO 02:12:33 +51:03
8 MARTELLI MASSIMO 03:01:51 +1:40:20
9 PICCININI ROBERTO 03:14:04 +1:52:34
10 BALDUCHELLI SERGIO 03:28:45 +2:07:15

martedì 22 febbraio 2011

Cronistoria TSN

In evidenza le aggiunte rispetto alla versione precedente

Cronistoria TSN

- 1998 inizio progetto fattibilità
- Giugno 1999 nasce la ditta TSN srl, capitale 10’000€, Comune Sellero 50%, Presidente + 2 CdA
- Maggio 2001 Regione Lombardia: finanziamento per 2'410’000€, capitale 550’000€, Comune Sellero 21%, iniziano i precontratti allacciamento
- Ottobre 2002 inizio lavori, Novembre 2002 fine lavori, costo totale 10'300’000€
- 24 gennaio 2004 - Viene inaugurato l'impianto di cogenerazione a biomassa vergine
- 2004. perdita di 510’999€; rottura della turbina per cause non ben dichiarate
- 2005. perdita di 304’936€;
- 2006. aumento di capitale sociale per 1’200’000€, Comune Sellero 11.08%, utile di 8’684€ ottenuto anche dilazionando maggiormente le date di pagamento dei leasing
- 2007 capitale sale a 4'500’000€, da srl a spa, Comune Sellero accende un mutuo da 200’000€ per capitalizzazione, Comune Sellero 10.42%, nuovo statuto ed il comune deve rinunciare ai 2 CdA
- 26 Giugno 2007 il presidente Giampiero Bressanelli inoltra domanda in Provincia per trattare, oltre alle biomasse vergini per cui l’impianto è nato e finanziato, “alcune tipologie di rifiuti limitatamente ai biodegradabili”, in particolare la richiesta comprende fra l’altro legni trattati e scarti di pulper di carta, sostanze che una volta combuste possono portare all’emissione di diossine, furani ed altre sostanze tossiche e pericolose.
- Dicembre 2007 il Comune scende al 5,29% mentre più del 72% è in mano ad Artemide quindi a controllo privato
- 18 marzo 2008 dopo il parere positivo di Comunità Montana e Comuni di Sellero e Paisco Loveno (nonostante non abbiano ricevuto l’allegato relativo alle emissioni), Capodiponte contrario dopo aver chiesto parere terzo, mentre Cedegolo, Berzo Demo e Paspardo si dichiarano indifferenti accettando il parere della Provincia il cui Ufficio Energia ed Ambiente dà l’ok in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti.
- 3 giugno 2008 mancando la VIA (valutazione impatto ambientale), rilevando la pericolosità di quanto richiesto per le possibili ricadute su ambiente e salute, l’associazione Attivamente Sellero Novelle presenta ricorso al TAR, ritirando alla prima udienza la sospensiva in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti della Provincia. La richiesta al TAR sembra rallentare l’intenzione della TSN
- Dicembre 2008 aumento delle bollette utenti, si chiude in perdita per 1’546’377€
- 2009 scambio di poltrone: il presidente Bressanelli Giampiero si dimette per presentarsi alle elezioni amministrative. Presidente diventa l’amministratore delegato Guido Ghirardi. Dopo le elezioni, eletto il Bressanelli come sindaco, assume la carica di presidente il sindaco uscente Ezio Laini.
- 7 aprile 2009 mentre in paese si è distratti dalle elezioni, la TSN a nome di Guido Ghirardi riparte con la richiesta in Provincia per poter bruciare alcune tipologie di rifiuti. Scompaiono dalla richiesta gli scarti di pulper, uno dei materiali più pericolosi fra quelli precedentemente richiesti, ma rimangono i legni trattati (anche con solventi, vernici, sostanze chimiche varie che non possono essere individuate dal solo controllo visivo previsto)
- 9 aprile 2009: arriva l’ok dalla Provincia che autorizza la TSN, che dichiara di non essere assoggettabile alla verifica della VIA
- 2009 si chiude con una perdita di 1'468’600€, le perdite complessive degli ultimi 6 anni ammontano a 4'300’000€. Il capitale sociale passa prima da 4'500’000€ a 798’000€ (con una perdita per il Comune di Sellero di circa 200’000€) e viene poi completamente azzerato con perdita del 100% del capitale investito dai privati e dal comune (in totale circa 238’000€). La mossa di fatto estromette gli enti pubblici rimasti ed i piccoli azionisti passando la quota quasi interamente nelle mani francesi, tramite Artemide, riportando il capitale a 450’000€. Nella presentazione del bilancio non vengono forniti chiarimenti ma si glissa sull’evoluzione prevedibile della gestione
- sopralluogo dell’ARPA (verbale del 2/11/2010) e della Polizia Provinciale presso la Legno Energia, autorizzata al trattamento di alcune tipologie di rifiuti e dove risultano stoccate le ceneri della TSN: si rilevano varie irregolarità nella gestione dei materiali, con presenza di plastiche ed altro, fra cui materiali organici
- 15/11/2010: la Legno Energia srl comunica al Comune di aver subaffittato alla Legno Energia & Ambiente srl in data 10/02/2010. La Provincia dichiarerà nullo il passaggio delle autorizzazioni.
- 3/12/2010: il Sindaco, interrogato dalla minoranza, nega di essere a conoscenza del contratto di subaffitto alla Legno Energia & Ambiente, contratto che risulta però a protocollo comunale.
- 28/12/2010 termine imposto dal Tribunale di Breno per lo sfratto della Legno Energia in causa col Comune di Sellero per mancati pagamenti dell’affitto per oltre 400’000€, dal 2007 quando l’amministratore delegato era l’attuale sindaco. La Legno Energia non lascerà l’immobile in attesa dell’8 febbraio 2011: prevista visita dell’Ufficiale Giudiziario per il rilascio dell’immobile.
- 17/01/2011: la TSN, dopo un incontro col sindaco, invita il Comune ad evitare la completa sospensione delle attività presso i capannoni della Legno Energia.
- 02/02/2011, causa indisponibilità del Giudice, l’udienza per la causa fra il Comune e la Legno Energia è rinviata all’8 giugno.
- 2011 previsti altri 6 milioni di euro di investimento in TSN, sembra per rinnovare l’intero impianto e poter accedere a certificati verdi più cospicui. Nessuna dichiarazione di intenzione da parte della TSN.

lunedì 14 febbraio 2011

M'illumino di meno

giornata del risparmio energetico

Programma delle iniziative comprensoriali

COMUNE DI MALEGNO

In occasione dell'evento il Comune di Malegno promuove l'iniziativa "M'Illumino di Meno"
Programma della giornata
- Ore 17,00 inaugurazione del parco fotovoltaico "Creone"
- ore 18,30 presso la sala consiliare tavola rotonda sul tema "Parco fotovoltaico, contabilizzazione della CO2, registrazione EMAS: scelte strategiche per Malegno"
- Ore 20,00 presso l'oratorio Cena Tricolore a lume di candela (su prenotazione ai n. 3293448776 e 3472522311)

COMUNE DI CEVO

In occasione dell'evento il Comune di Cevo promuove l'iniziativa "M'Illumino di Meno"
Programma della giornata
- Ore 17.00 presentazione del parco fotovoltaico "Canneto"
- Ore 19.00 Staffetta tricolore Canneto - Ingresso Cevo: Camminata con il Gruppo Alpini attraverso il Paese "al buio".
- Ore 19.30 Fiaccolata tricolore, Concerto alla Croce del Papa.
In una suggestiva coreografia si esibiranno Bande e Cori Camuni con canto finale dell'Inno di Mameli.
- Ore 20.30 Cena a lume di candela in ristoranti e pizzerie.
Romantica e pittoresca, allietata da Bande e Cori (info e ristoranti aderenti su www.comune.cevo.bs.it

Programma delle varie iniziative sul territorio

COMUNE DI MARONE

Il Comune di Marone il 18 febbraio attuerà le seguenti iniziative:
a) invito a tutti i commercianti a "spegnere" l'illuminazione nei propri locali dalle ore 18,00 alle ore 20,00 utilizando forme diverse di luce (candele o altro).
b) spegnimento dell'illuminazione del palazzo comunale e della piazzetta adiacente
c) spegnimento dell'illuminazione del lungolago e della piazza pubblica sostituendo le luci dei pali con torce a batteria.

COMUNE DI BIENNO

Venerdì 18 febbraio 2011, come ogni anno, a partire dalle ore 19.00 si terrà l'iniziativa "Via Lucis" percorso religioso di luce, preghiera e poesia in onore di Santa Geltrude Comensoli, nostra condittadina nel giorno della sua morte.
La manifestazione propone momenti di recitazione, canto e musica con la partecipazione del "Silence Teatro". L'illuminazione pubblica nel Centro Storico del Borgo viene completamente spenta: le vie del borgo saranno straordinariamente illuminate da suggestivi lumi.
Quest'anno, cadendo la ricorrenza nel giorno di M'illumino di meno, piace significare assieme al carattere preminentemente sacro, questa correlazione con la volontà dell'amministrazione di voler agire in favore del risparmio energetico.

mercoledì 2 febbraio 2011

Cronistoria TSN

- 1998 inizio progetto fattibilità
- Giugno 1999 nasce la ditta TSN srl, capitale 10’000€, Comune Sellero 50%, Presidente + 2 CdA
- Maggio 2001 Regione Lombardia: finanziamento per 2'410’000€, capitale 550’000€, Comune Sellero 21%, iniziano i precontratti allacciamento
- Ottobre 2002 inizio lavori, Novembre 2002 fine lavori, costo totale 10'300’000€
- 24 gennaio 2004 - Viene inaugurato l'impianto di cogenerazione a biomassa vergine
- 2004. perdita di 510’999€; rottura della turbina per cause non ben dichiarate
- 2005. perdita di 304’936€;
- 2006. aumento di capitale sociale per 1’200’000€, Comune Sellero 11.08%, utile di 8’684€ ottenuto anche dilazionando maggiormente le date di pagamento dei leasing
- 2007 capitale sale a 4'500’000€, da srl a spa, Comune Sellero accende un mutuo da 200’000€ per capitalizzazione, Comune Sellero 10.42%, nuovo statuto ed il comune deve rinunciare ai 2 CdA
- 26 Giugno 2007 il presidente Giampiero Bressanelli inoltra domanda in Provincia per trattare, oltre alle biomasse vergini per cui l’impianto è nato e finanziato, “alcune tipologie di rifiuti limitatamente ai biodegradabili”, in particolare la richiesta comprende fra l’altro legni trattati e scarti di pulper di carta, sostanze che una volta combuste possono portare all’emissione di diossine, furani ed altre sostanze tossiche e pericolose.
- Dicembre 2007 il Comune scende al 5,29% mentre più del 72% è in mano ad Artemide quindi a controllo privato
- 18 marzo 2008 dopo il parere positivo di Comunità Montana e Comuni di Sellero e Paisco Loveno (nonostante non abbiano ricevuto l’allegato relativo alle emissioni), Capodiponte contrario dopo aver chiesto parere terzo, mentre Cedegolo, Berzo Demo e Paspardo si dichiarano indifferenti accettando il parere della Provincia il cui Ufficio Energia ed Ambiente dà l’ok in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti.
- 3 giugno 2008 mancando la VIA (valutazione impatto ambientale), rilevando la pericolosità di quanto richiesto per le possibili ricadute su ambiente e salute, l’associazione Attivamente Sellero Novelle presenta ricorso al TAR, ritirando alla prima udienza la sospensiva in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti della Provincia. La richiesta al TAR sembra rallentare l’intenzione della TSN
- Dicembre 2008 aumento delle bollette utenti, si chiude in perdita per 1’546’377€
- 2009 scambio di poltrone: il presidente Bressanelli Giampiero si dimette per presentarsi alle elezioni amministrative. Presidente diventa l’amministratore delegato Guido Ghirardi. Dopo le elezioni, eletto il Bressanelli come sindaco, assume la carica di presidente il sindaco uscente Ezio Laini.
- 7 aprile 2009 mentre in paese si è distratti dalle elezioni, la TSN a nome di Guido Ghirardi riparte con la richiesta in Provincia per poter bruciare alcune tipologie di rifiuti. Scompaiono dalla richiesta gli scarti di pulper, uno dei materiali più pericolosi fra quelli precedentemente richiesti, ma rimangono i legni trattati (anche con solventi, vernici, sostanze chimiche varie che non possono essere individuate dal solo controllo visivo previsto)
- 9 aprile 2009: arriva l’ok dalla Provincia che autorizza la TSN, che dichiara di non essere assoggettabile alla verifica della VIA
- 2009 si chiude con una perdita di 1'468’600€, le perdite complessive degli ultimi 6 anni ammontano a 4'300’000€. Il capitale sociale passa prima da 4'500’000€ a 798’000€ (con una perdita per il Comune di Sellero di circa 200’000€) e viene poi completamente azzerato con perdita del 100% del capitale investito dai privati e dal comune (in totale circa 238’000€). La mossa di fatto estromette gli enti pubblici rimasti ed i piccoli azionisti passando la quota quasi interamente nelle mani francesi, tramite Artemide, riportando il capitale a 450’000€. Nella presentazione del bilancio non vengono forniti chiarimenti ma si glissa sull’evoluzione prevedibile della gestione
- sopralluogo dell’ARPA (verbale del 2/11/2010) e della Polizia Provinciale presso la Legno Energia, autorizzata al trattamento di alcune tipologie di rifiuti e dove risultano stoccate le ceneri della TSN: si rilevano varie irregolarità nella gestione dei materiali, con presenza di plastiche ed altro, fra cui materiali organici
- 28/12/2010 termine imposto dal Tribunale di Breno per lo sfratto della Legno Energia in causa col Comune di Sellero per mancati pagamenti dell’affitto per oltre 400’000€, dal 2007 quando l’amministratore delegato era l’attuale sindaco. La Legno Energia non lascerà l’immobile in attesa dell’8 febbraio 2011: prevista visita dell’Ufficiale Giudiziario per il rilascio dell’immobile.
- 2011 previsti altri 6 milioni di euro di investimento in TSN, sembra per rinnovare l’intero impianto e poter accedere a certificati verdi più cospicui. Nessuna dichiarazione di intenzione da parte della TSN.

lunedì 24 gennaio 2011

M'illumino di meno


M’ILLUMINO DI MENO 2011
Uniti nell’energia pulita
Spegni la luce ed accendi il tricolore


http://caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/




Il 18 febbraio 2011 torna M’illumino di meno, la più radiofonica campagna sul risparmio energetico mai escogitata sul globo terracqueo.

La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.

Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.

Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per spegnere lo spreco e accendere una scenografia tricolore il 18 febbraio 2010. Segnalateci la vostra intenzione di ideare dei M’illumino Mob, eventi che riuniscano più persone, privilegiando luoghi aperti e pubblici, particolarmente visibili, ricreando una sorta di Spedizione dei Mille M’illumino nelle piazze spente di tutt’Italia, per testimoniare la necessità di una gestione più “illuminata” del nostro futuro.

La campagna 2011 inizierà il 24 gennaio, raccontando per radio le buone pratiche di produzione e di consumo intelligente di energia, e dando voce alle adesioni più interessanti per il 18 febbraio.

Anche all’estero cercheremo esperienze di razionalizzazione dei consumi e di amministrazioni virtuose dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse energetiche.

Su www.caterpillar.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città.

mercoledì 19 gennaio 2011

Meetup Vallecamonica

Nasce il Meetup di Vallecamonica:


e subito si tratta delle spinosa questione biomasse a Sellero.

Si ricorda in particolare che la Legno Energia avrebbe dovuto lasciare gli immobili in affitto entro il 28/12/2010. La prossima udienza sulla disputa col Comune il prossimo 2 febbraio presso il Tribunale di Breno. La TSN, nata con finanziamenti pubblici ed ora privata, non ha invece ancora chiarito come intende risolvere la sua pesante situazione finanziaria ed in particolare qual è il fine dell'investimento dei prossimi 6 milioni di euro.

lunedì 17 gennaio 2011

Biomasse: dossier da ponente

Biomasse: breve dossier sulla nuova grande bufala
da
www.savonaeponente.com

di VALERIA ROSSI – In Italia, si sa, perfino le eccellenti idee rischiano di trasformarsi in boomerang.
Figuriamoci quelle soltanto “buone”, che già in partenza presentano limitazioni e che richiedono attenzioni ben precise.

Le centrali a biomasse, così come sono state pensate e progettate, non erano una cattiva idea: piccoli impianti destinati a bruciare gli scarti di lavorazione delle segherie locali, con utilizzo di una filiera corta, avrebbe permesso di produrre energia e teleriscaldamento con un impatto ambientale limitato e a costi contenuti. E infatti questo succede in Germania, in Finlandia e in altri Paesi che hanno puntato sulle biomasse anche perché dispongono di grandi foreste e di legname praticamente illimitato. In Italia questa condizione non esiste: anzi. Il disboscamento è già stato decisamente eccessivo specie nelle regioni ad alto quoziente di cementificazione (come la Liguria, ovviamente), tanto che la maggior parte dei disastri definiti “naturali”, in realtà di naturale hanno ben poco: è la mancanza di piante e di radici a permettere frane, alluvioni e a volte tragedie anche per poche gocce d’acqua.
Purtroppo l’Italia non sembra MAI in grado di affrontare le nuove sfide – ma anche solo i nuovi progetti – con due criteri: a) il semplice buon senso (anzi, mettiamoci anche il senso della misura); b) la considerazione che qualsiasi nuovo progetto dovrebbe essere affrontato tenendo conto per primissima cosa dell’interesse dei cittadini, del bene della collettività e non dell’interesse del singolo.
Questo, attenzione, NON significa che “nessuno debba guadagnarci”: non vivamo a Puffolandia. Ma significa che si può guadagnare il “giusto”, il lecito, senza sopraffare nessun altro e senza mettere a rischio l’incolumità pubblica.
Questo, in Italia, non succede più: e i motivi sono moltissimi, difficili da semplificare…ma alcuni balzano proprio agli occhi.
Balza agli occhi, per esempio, che i Comuni siano tutti con l’acqua alla gola. Perché? Perché l’eliminazione dell’ICI prima, e i cosiddetti “patti di stabilità” poi, hanno di fatto imposto tagli insostenibili e impediscono alle amministrazioni locali di svolgere efficacemente i propri compiti.
Balza agli occhi che la società italiana (e non “quella mondiale”: il fenomeno è generalizzato, ma da noi è assai peggiore della media) abbia ormai preso la stessa deriva del suo governo: ovvero, mirare al benessere dei pochi non solo ignorando quello dei molti, ma calpestandolo ogni volta che questo possa confliggere con quello privato. Viviamo in un mondo basato non più sulla solidarietà e sul bene comune (valori civili, ma anche valori cristiani), bensì sul mors tua, vita mea.
Ecco perché, in Italia e in particolare nella nostra regione, da un’idea che – pure con qualche riserva – appariva accettabile, come quella delle centrali a biomasse, si è passati ad una corsa al business sfrenato, fuori controllo e in corsa soprattutto verso la rovina.
Rovina che però, prima di essere dichiaratamente tale, rischia di passare attraverso uno spreco mostruoso di risorse pubbliche e – purtroppo – anche attraverso l’aggravamento di un inquinamento già oggi insostenibile..................................

continua la lettura su
http://www.savonaeponente.com/2011/01/17/biomasse-breve-dossier-sulla-nuova-grande-bufala-2/