« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


mercoledì 28 novembre 2012

Una scintilla tante scie

Sono online i video di Una scintilla tante scie: storie di vite sorprendenti

realizzato per i venti anni di attività della Polisportiva Disabili Valcamonica
i filmati sono separati in modo da consentire la visione della singola storia.

i video sono visibili su Vimeo a questi link:

Martino Mensi
https://vimeo.com/53936238

Giordano Tomasoni
https://vimeo.com/53938316

Santina Pertesana
https://vimeo.com/53941012

Giuseppe Romele
https://vimeo.com/54003076

Mauro Bernardi
https://vimeo.com/53944914

Alessandro Scalvinoni

https://vimeo.com/53949705


oppure sul sito Officine Video
http://www.officinevideo.it/

nella sezione sport/eventi
http://www.officinevideo.it/page.php?area=5&idp=58

martedì 28 agosto 2012

Segnali di fumo da... Brescia

Una decina di attivisti della RAB- Rete Bresciana Antinocivita' - hanno partecipato nel pomeriggio del 23 agosto all'incontro convocato da A2a per " informare" comitati e cittadini sul nuovo impianto di smaltimento delle ceneri prodotte dal termovalorizzatore. Riteniamo che da parte dell'azienda ci sia un tentativo di " dialogo " certamente tardivo rispetto a una procedura le cui osservazioni si devono chiudere entro il 5 settembre. Durante la conferenza stampa che si è tenuta al termine dell'incontro gli attivisti della RAB hanno esposto lo striscione con scritto " L'inceneritore uccide ". Tramite il comunicato stampa che segue esprimiamo le nostre osservazioni sulla vicenda.

COME SPOSTARE L'ATTENZIONE DAL PROBLEMA VERO

Il dato di partenza è questo : il cosiddetto termovalorizzatore ( termine bandito dall’Unione Europea ) è stato pensato per bruciare 270.000 tonnellate di rifiuti bresciani ordinari all’anno. Di fatto ne brucia 800.000 provenienti da ogni dove, restituendo 170.000 tonnellate di rifiuti speciali (meno ingombranti, ma molto più tossici e pericolosi di quelli di partenza) sotto forma di ceneri e polveri recuperate dai filtri per l’abbattimento dei fumi. La materia non si crea e non si distrugge, come ben spiegato nel film “ SPORCHI DA MORIRE “ proiettato il 13 agosto scorso alla Festa di Radio Onda d’Urto, quindi le 600mila tonnellate che mancano all’appello sono finite nell’aria. Vapor acqueo, anidride carbonica, e porcherie di ogni sorta. L’istituto Mario Negri, e ogni tanto l’ARPA (che ne avrebbe il dovere legale ma ha sempre preferito girare alla larga), due volte all’anno fanno controlli sulle emissioni. C’è da scommettere che quei due giorni sono gli unici in tutto l’anno in cui a Brescia si respira aria. La centralina di via Bettole, non lontana dall’inceneritore, venne spenta di corsa e mai più riaccesa quando ci si accorse che segnalava la maggior concentrazione di pm10 di tutta la Lombardia.

Una corte di scienziati plaudenti ha dimostrato che si tratta dell’ottava meraviglia del mondo (del resto successe anche al Titanic e alla diga del Vajont), che non solo non inquina ma addirittura pulisce l’aria, che consente di risparmiare emissioni di anidride carbonica, che ha un’efficienza energetica al limite del moto perpetuo. Un dato certo e misurabile è che ai suoi tempi d’oro ha fruttato ai suoi azionisti, comune di Brescia incluso, 60-70 milioni di euro di incentivi dello stato italiano ogni anno. Senza i contributi si sarebbe fermato tutto in 24 ore. Siccome gli incentivi valgono per otto anni, quelli per le prime due linee si sono esauriti, e tra poco lo saranno anche quelli per la terza linea. Da quel momento in poi, l’inceneritore si farà arrivare rifiuti solidi urbani da tutta Italia, facendosi pagare per farli sparire. Abbiamo già cominciato, fregando all’inceneritore di Dalmine i rifiuti di Bergamo grazie ad un’offerta di 92 euro a tonnellata contro i 140 che chiedeva Dalmine. Alla fine l’Italia sarà divisa in due: chi si fa concorrenza al ribasso per poter bruciare i rifiuti degli altri, e chi spedisce agli altri i propri rifiuti valutando con attenzione l’offerta migliore.

Si bruciano i rifiuti per produrre energia elettrica e teleriscaldare Brescia? Fotovoltaico e solare termico in questi giorni di caldo afoso darebbero sicuramente una migliore resa da un punto di vista dell’efficienza energetica . Tra l’altro il teleriscaldamento è fornito al 50% dalla centrale Lamarmora che funziona ad olio combustibile e carbone e che si trova sostanzialmente in mezzo ad un quartiere densamente abitato. Economicamente il bilancio è aggravato dal fatto che per raccattare contributi nell’impianto di A2A ci si butta dentro di tutto e di più senza criterio. In mezzo al resto brucia un 28 % di carta, cartone, e legno, senza il quale l’impianto non funzionerebbe: la benzina dell’inceneritore è quella. Ma senza l’impiccio di tutto il resto della spazzatura, un impianto dedicato potrebbe bruciare carta e legno con ben maggiore efficienza energetica. L’inclusione di un 8 % di metalli (materia non combustibile, pericolosa nell’aria e nelle ceneri e riciclabile con notevole mercato), e soprattutto di un 30 % di umido (impiccio colossale alla combustione, e materia richiesta per il riciclaggio in compost) la dice tutta sull’assurdità di un meccanismo in cui grazie agli incentivi diventa conveniente inzuppare d’acqua e appesantire col ferro la roba da bruciare, per farsi pagare di più.

Il risultato finale è devastante sotto tutti gli aspetti: a Brescia c’erano 270mila tonnellate di rifiuti “normali” all’anno e ora ce ne sono 170mila di ceneri pericolose e tossiche (in quanto piene di metalli e altre sostanze che non ci dovrebbero stare), che finiscono metà in cementi tossici e metà in discarica. L’atmosfera si riempie di ogni genere di porcherie che nessuno ha il coraggio di controllare con serietà. Materiali da riciclaggio che hanno uso industriale ed agricolo vengono sbattuti nella formace al solo fine di aumentare le cifre su un registro. Si fa finta di produrre energia ed invece sottraiamo combustibile a dispositivi più efficienti. L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro la fine del 2012 cosi’ come ci viene chiesto dall’Unione Europea è ben lontano . La verità è che siamo fermi al 40% oramai da 5 anni. Altro che Green Economy.

Brescia è una delle citta’ piu’ inquinate d’Europa e i dati sanitari sulla popolazione lo dimostrano ampiamente. Non solo la qualita’ dell’aria è pessima: abbiamo le falde contaminate dal cromo esavalente e i terreni dal PCB che grazie alla catena alimentare sono presenti in quantità significativa nel sangue dei bresciani. Ci sono poi le discariche di amianto e quelle di materiale radioattivo da bonificare.

In questa situazione “ fuori controllo” e “ vicina al punto di non ritorno “ , giusto per citare alcune dichiarazioni recenti rilasciate da persone estremamente competenti sul tema, appare assolutamente fuorviante il dibattito sviluppato sugli organi di informazione in merito al nuovo impianto che A2a vorrebbe progettare per smaltire il prodotto dell’inceneritore . Il problema vero non è che tipo di impianto sara’, dove sara’, o se è lecito che A2a abbia convocato i comitati per informarli “ che l’inquinamento è a norma di legge “. Il problema vero è che la logica dell’incenerimento va’ superata con la politica dei “ rifiuti zero “ , con il recupero totale “ delle materie prime di seconda generazione “, con lo sviluppo del porta a porta e l’obbligo per aziende e siti produttivi di dotarsi delle migliori tecnologie oggi disponibili sul mercato per l’abbattimento dei fumi.

Nei prossimi mesi proseguiremo la battaglia iniziata il 17 marzo scorso con la manifestazione provinciale LIBERIAMO ARIA ACQUA SUOLO . Continueremo a chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza ambientale per Brescia e Provincia , lo stop alla costruzione di nuovi impianti nocivi e inizieremo la nostra campagna per il superamento della logica dell’incenerimento dei rifiuti.

Ricordiamo che la prossima riunione della Rete Antinocivita’ sara’ lunedi 10 settembre alle 21.00 presso la sede di via Saleri 19.

Rete Antinocivita' Bresciana

lunedì 18 giugno 2012

Campionati Italiani Handbike

Nell'ambito della Settimana Tricolore 2012, si sono svolti in Valsugana nel weekend i Campionati Italiani di handbike in linea e a cronometro: http://www.settimanatricolore2012.it/

Non è disponibile la classifica generale della gara in linea. La classifica generale della cronometro è la seguente:

pos poscat nome Team cat tempo
1 1 ZANARDI Alessandro GSC Giambenini MH4 19.32.10
2 1 PODESTA' Vittorio Barilla Blu Team MH2 20.53.40
3 2 CECCHETTO Paolo Asd Team Pulinet MH2 21.19.80
4 1 ACHENZA Giovanni Sportabili Alba Onlus Asd MH3 21.50.50
5 2 CRATASSA Mauro Circolo Canottieri Aniene MH3 22.07.20
6 3 THALER Raimund GS Disabili Alto Adige MH3 22.54.10
7 4 RUEPP Roland GS Disabili Alto Adige MH3 22.56.10
8 3 DI BARI Saverio Sportabili Alba Onlus Asd MH2 23.30.00
9 5 FAGONE Orazio Sportabili Alba Onlus Asd MH3 23.34.00
10 4 SETTE Pantaleo VC Sommese MH2 23.51.50
11 5 BRIGO Roberto GSC Giambenini MH2 23.52.20
12 6 CATTAI Mauro Basket e non solo MH2 24.13.40
13 2 COLOMBARI Diego Polisportiva Passo Asd MH4 25.03.20
14 6 TOMASONI Giordano Pol. Disabili Valcamonica MH3 25.15.10
15 7 GROPPI Walter Asd Team Pulinet MH2 25.30.10
16 7 BORLINO Alessandro Polisportiva Passo Asd MH3 25.38.40
17 3 BRESSANELLI Mirco Pol. Disabili Valcamonica MH4 25.56.20
18 8 BALDINI Simone Piccoli Diavoli 3Ruote Asd MH3 26.02.30
19 9 TAPPEINER Karl GS Disabili Alto Adige MH3 26.08.80
20 1 FENOCCHIO Francesca Sportabili Alba Onlus Asd WH2 26.08.90
21 8 PRELEC Roberto Basket e non solo MH2 26.31.90
22 9 CONFORTI Claudio Team MTB Bee and Bike MH2 26.45.20
23 10 MIRABILE Claudio Polisportiva Passo Asd MH2 26.57.40
24 2 SCHULER Claudia GS Disabili Alto Adige WH2 28.15.80
25 1 MAZZONE Luca Circolo Canottieri Aniene MH1 29.39.10
26 10 PISETTA Italo Sportabili Alba Onlus Asd MH3 30.30.40
27 2 RIZZATO Omar Gsc Giambenini MH1 30.47.90
28 3 CUCCURU Rita VC Sommese WH2 33.13.30
29 3 GANTHALER Marius GS Disabili Alto Adige MH1 33.27.60
30 4 VILLA Federico Piccoli Diavoli 3Ruote Asd MH1 35.14.20
31 1 AMADEO Roberta Team MTB Bee and Bike WH1 36.34.50
32 1 CORAZZIN Valeria Basket e Non Solo WH3 39.03.10
33 2 BORELLI Monica VC Sommese WH1 39.42.50
34 5 MARZOCCHI Fabio GC Apre-Olmedo MH1 44.42.40
35 2 TURCO Anna Grazia VC Sommese WH3 47.08.10
36 3 CALIMERO Graziella CUS Verona WH1 58.41.50

In entrambe le gare il podio della categoria MH4 è stato il seguente:
1. Zanardi Alessandro
2. Colombarti Diego
3. Bressanelli Mirco

lunedì 21 maggio 2012

Piacenza Paracycling handbike

Classifica finale della combinata (gara in linea su strada + cronometro) della gara internazionale Piacenza Paracycling del 19-20 maggio, handbike categoria MH4

POS ATLETA GIRI TIME TEAM P1 P2 P TOT1 ZANARDI ALESSANDRO 4 00:58:18 GSC GIAMBENINI 1 1 2
2 PLAT JETZE 4 00:58:19 THE NETHERLANDS 2 3 5
3 MOSANDL NORBERT 4 00:58:29 GERMANY 3 4 7
4 DE VRIES TIM 4 01:06:11 THE NETHERLANDS 7 2 9
5 PILON DANE 4 00:58:40 USA 5 5 10
6 REEKERS JOHAN 4 00:58:29 THE NETHERLANDS 4 6 10
7 TRIPP STUART 4 00:58:47 AUSTRALIA 6 9 15
8 BRESSANELLI MIRCO 4 01:06:15 POLISPORTIVA DISABILI VALCAMONICA 9 7 169 COLOMBARI DIEGO 4 01:06:14 POLISPORTIVA PASSO ASD 8 9 17
10 KUSTER CEDRIC 4 01:08:19 SWISS NATIONALTEAM 10 8 18

venerdì 4 maggio 2012

A ruota libera

PROGETTO STAFFETTA CICLISTICA PER DISABILI “A ruota LIBERA”
dal 6 al 21 LUGLIO 2012

http://20aruotalibera.blogspot.com/

QUANDO, DOVE, PERCHE’? La manifestazione si svolgerà dal 6 al 21 luglio 2012, e vedrà gli atleti della Polisportiva Disabili di Valcamonica impegnati in una staffetta ciclistica che partirà da Breno e, attraversando tutta l'Italia, si concluderà a Palermo, in Via D'Amelio, il 19 luglio, in occasione del 20° anniversario della strage in cui morirono il Giudice Paolo Borsellino ed i suoi agenti di scorta, Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Walter Eddie Cosina. In concomitanza con questo doloroso anniversario si celebra quest'anno anche il ventennale della fondazione della Polisportiva Disabili di Valcamonica, che vuole con questa iniziativa legare con un filo immaginario la Valle Camonica a Palermo, ricordando con un evento gioioso e partecipato le vittime di quella strage.

COME? Lo svolgimento della manifestazione vedrà ogni giorno una tappa di circa 140/170 Km, che terminerà ogni sera in un luogo significativo dove gli atleti ed i loro accompagnatori verranno ospitati ed incontreranno la cittadinanza e le Associazioni del territorio, in particolare quelle legate a Libera ed impegnate nella lotta alle mafie e nell'educazione alla legalità. Il percorso totale effettuato dai ciclisti disabili sarà di circa 1850 km, mentre per il tragitto di ritorno, che copriremo in parte con un tratto in nave da Palermo a Napoli, ci sposteremo con i nostri automezzi o con l’aereo per quanto riguarda gli atleti.

CON CHI? Abbiamo già avuto ottimi riscontri dai soggetti interpellati che ci hanno già assicurato il loro coinvolgimento ed il loro appoggio; in tal modo contatteremo migliaia di persone nel nostro attraversamento della penisola, anche grazie al coinvolgimento di vari mezzi di comunicazione, tv, radio e giornali, che seguiranno la manifestazione sia a livello locale che, ci auguriamo, a livello nazionale. Ci hanno già assicurato la loro presenza Don Luigi Ciotti Presidente di “Libera”, Rita Borsellino Parlamentare europea e sorella del Giudice Paolo Borsellino, Monica Frassoni Presidente del Partito Verde Europeo, Franco La Torre Presidente di “Flare - Libera Internazionale” e figlio di Pio La Torre, Giovanni Impastato fratello di Peppino Impastato e Luca Pancalli Presidente del Comitato Italiano Paralimpico e Vicepresidente del CONI, che incontreranno la nostra carovana e ai quali possiamo già affermare che si aggiungeranno altre personalità di spessore, che stiamo contattando in questi giorni, in particolare magistrati o esponenti della cultura e delle Istituzioni italiane.

Il gruppo musicale “I luf” ha composto ed inciso un brano inedito che sarà la “colonna sonora” della manifestazione.

Per gli spostamenti al seguito degli atleti ci avvarremo dell'ausilio di 7/8 automezzi, tra camper e furgoni, per il trasporto e l'assistenza degli atleti stessi e del materiale, ed avremo al seguito un medico ed un meccanico che garantisca l'efficienza dei mezzi, oltre ad alcune persone che svolgeranno vari compiti di supporto ed assistenza, in totale circa 25 partecipanti.

Il costo di tutta l’operazione, ovviamente non indifferente, potrà essere sostenuto con l’aiuto di alcuni sponsor (alcuni già certi, altri da cui attendiamo riscontro).

giovedì 3 maggio 2012

Handbike Pavia

Classifica generale II Trofeo Handbike Città di Pavia :

pos cognome nome squadra categoria giri tempo
1 CECCHETTO PAOLO TEAM PULINET MH2 8 51:56.536
2 SETTE PANTALEO V.C.SOMMESE MH2 8 55:24.324
3 RE CALEGARI MARCO POLHA VARESE MH4 8 55:53.240
4 TOMASONI GIORDANO POLo DISAB. VALCAMONICA MH3 8 55:53.735
5 BRESSANELLI MIRCO POL. DISAB. VALCAMONICA MH4 8 55:53.862
6 GRANELLINI GIANLUIGI TEAM PULINET MH2 8 58:03.221
7 CONFORTI CLAUDIO TEAM MTB BEE AND BIKE MH2 8 58:03.529
8 GROPPI WALTER TEAM PULINET MH2 8 58:04.469
9 DOKU HAKI G.S. RANCILIO APD MH2 8 58:05.653
10 ZANOTTI DAVIDE ASH AM MODENA MH2 7 54:08.677
11 DE BASTIANI GIANANTONIO V.C.SOMMESE MH3 7 54:49.210
12 DAINESE PIERINO V.C.SOMMESE MH3 7 54:51.638
13 BATTISTEULA MICHELE V.C.SOMMESE MH3 7 54:51.911
14 VALERIO CAVERZASIO GPTICINO MH2 7 55:27.062
15 GHIRONZI IVAN V.C.SOMMESE MH3 7 57:51.465
16 LODI AGOSTINO POLHA VARESE MH3 7 57:52.658
17 GRANZOTTO DARIO BASKET E NON SOLO MH3 7 57:53.908
18 CHINELLI DAVIDE GPTICINO MH2 7 57:54.514
19 VINCI DOMENICO G.S. RANCILIO APD MH3 7 58:00.030
20 ARNABOLDI BRUNO TEAM MTB BEE AND BIKE MH2 7 58:10.386
21 VENERlTO PAOLO ASD G.c. DESTRO MH2 7 58:18.137
22 DONGHI GIAN PAOLO GPTICINO MH2 7 1:00:45.672
23 CUCCURU RlTA V.C.SOMMESE WH2 6 53:50.672
24 CERIOTTI DIEGO G.S. RANCILIO APD MH2 6 53:51.584
25 VILLA FEDERICO PICCOLI DIAVOLI 3RU MHI 6 53:55.406
26 PIETROBONI CLAUDIO ZANDE TEAM MH2 6 54:09.547
27 GIOZET DAVIDE V.C.SOMMESE MHl 6 56:56.484
28 FANTINATO GIUSEPPE POLHA VARESE MH3 6 57:35.036
29 AMADEO ROBERTA TEAM MTB BEE AND BIKE WHI 6 57:52.519
30 NANUSE' FRANCO PICCOLI DIAVOLI 3RU MH2 6 58:16.355
31 ROSSETTI MARIO G.S. RANCILIO APD MHI 6 1:00:51.231
32 BORELLI MONICA V.C.SOMMESE WHI 5 52:03.137
33 VILLANI ATTILIO ANSE LI TEAM MTB BEE AND BIKE MH2 5 52:09.422
34 CORNEGLIANI FABRIZIO TEAM PULINET MHl 5 54:27.997
35 BATTOCCHIO GIAMPIETRO G.S. RANCILIO APD MH2 5 54:28.989
36 SCIACCA GIUSEPPE V.C.SOMMESE MH3 5 1:01:07.387
37 VILLA ALESSANDRO PICCOLI DIAVOLI 3RU MHl 4 57:09.275

lunedì 23 aprile 2012

Maratona Padova Handbike

Pos COGNOME NOME TEAM NAZIONALITA Tempo Media
1 ZANARDI ALESSANDRO GSC GIAMBENINI-ACHILLES INT. ITA 01:04:26 39.30
2 CECCHETTO PAOLO TEAM PULINET HANDBIKE ITA 01:04:42 39.13
3 PODESTA' VITTORIO BARILLA BLU TEAM BY ACHILLES ITA 01:04:42 39.13
4 FAGONE ORAZIO TESSERAMENTO GIORNALIERO ITA 01:08:30 36.97
5 TOMANEK JAN FANY CYCLING TEAM CZE 01:08:38 36.89
6 BRESSANELLI MIRCO POLISPORTIVA DISABILI VALCAMONICA ITA 01:15:49 33.40
7 TOMASONI GIORDANO POLISPORTIVA DISABILI VALCAMONICA ITA 01:15:49 33.40
8 DOKU HAKI GS RANCILIO ITA 01:15:59 33.32
9 ALBERGINI DAVIDE G.C. APRE -OLMEDO ITA 01:16:00 33.32
10 PRELEC LORENZO BASKET E NON SOLO UDINE ITA 01:16:41 33.02
11 ZANOTTI DAVIDE ASHAM MODENA ITA 01:16:42 33.01
12 SLETTEN OIVIND HARSTAD HELSESPORTLAG NOR 01:17:51 32.52
13 TURCINOVIC GRACIANO SDP POLA ITA 01:18:43 32.16
14 ARZO DIAGO VICENTE ESP 01:18:45 32.15
15 PETTERSEN BORGE CK VICTORIA NOR 01:18:53 32.09
16 DOREL UNGUREAL CC CREMONESE 1981 ROM 01:19:43 31.76
17 MIRABILE CLAUDIO TESSERAMENTO GIORNALIERO ITA 01:19:44 31.76
18 PORCELLATO FRANCESCA APRE OLMEDO ITA 01:20:54 31.30
19 PICCO CRISTIANO BASKET E NON SOLO UDINE ITA 01:22:10 30.81
20 LEFEBVRE JEAN-SEBASTIEN SIX-FOURS HANDISPORT FRA 01:22:35 30.66
21 LIGNON MARCEL ACHILLE'S FRANCE ANTILLES FRA 01:22:38 30.64
22 CAVERZASIO VALERIO GP TICINO SUI 01:23:53 30.18
23 FRISINGHELLI RINALDO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:24:29 29.97
24 DE BASTIANI GIANANTONIO VELO CLUB SOMMESE ITA 01:25:09 29.73
25 BATTISTELLA MICHELE A.S.D. ALAN CYCLING TEAM ITA 01:25:20 29.67
26 SACCHET EROS GSC GIAMBENINI ITA 01:25:32 29.60
27 CUCCURU RITA VELO CLUB SOMMESE ITA 01:27:28 28.95
28 DAINESE PIERINO VELO CLUB SOMMESE ITA 01:27:29 28.94
29 GRAZIOLA LUCA SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:27:30 28.94
30 CHINELLI DAVIDE GPI TICINO SUI 01:29:38 28.25
31 FELTRIN MATTIA ASS. SPORTIVA DILETTANTISTICA BIKE CLUB 2000 SHOW RUNNING ITA 01:29:39 28.24
32 PICCINI CESARE POLISPORTIVA NORDEST GORIZIA ITA 01:29:43 28.22
33 DONGHI GIAN PAOLO SWISS CYCLING ITA 01:30:06 28.10
34 VIDA FABIO BASKET E NON SOLO ITA 01:30:34 27.96
35 RIZZATO OMAR GSC GIAMBENINI ITA 01:34:52 26.69
36 NISANDZIC DEJAN BBK ISTRA BIKE CRO 01:39:11 25.53
37 VIGNUDELLI CESARE G.C. APRE - OLMEDO ITA 01:40:52 25.10
38 VERLINI MAURIZIO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:41:57 24.83
39 FILOCAMO STELLARIO PICCOLI DIAVOLI 3 RUOTE ASD ITA 01:50:08 22.99
40 AZZOLINI MARIO STV SPORT TIME VALLAGARINA ITA 01:51:10 22.77
41 CARLINI MARCO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:51:11 22.77
42 MENEGATTI UGO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:57:26 21.56
43 GODINAT OLIVIER CLUB SPORTIF EN FOUTEIL ROULANT DE CAROUGE SUI 01:59:45 21.14 44 MODESTO DAVIDE G.C. POSTIOMA ITA 02:02:42 20.64

martedì 17 aprile 2012

Segnali di fumo dalla... Franciacorta

COMUNICATO DEI GAS DELLA ZONA FRANCIACORTA ALL’ AZIENDA PARADELLO-RODENGO SAIANO



In merito alla realizzazione della centrale a biomassa, sul territorio di Rodengo Saiano, da parte della società Paradello Ambiente, Linea Energia - Cogeme e Cooperativa Cauto,

i GAS della zona Franciacorta comunicano quanto segue:



I Gruppi di acquisto Solidale, tra gli aspetti che li contraddistinguono, pongono un'attenzione particolare alle tematiche ambientali, ed è per questo che auspicano che la produzione di energia sia sempre più derivante da fonti rinnovabili, anche sul nostro territorio.

E’ necessario però introdurre dei criteri di valutazione, che stabiliscano la sostenibilità degli impianti di produzione energetica. Per sostenibilità intendiamo l’individuazione delle aree vocate per la realizzazione degli impianti, introducendo un quadro di regole capace di garantire, per le diverse fonti, la più' efficace integrazione ambientale e paesaggistica.

Quindi riteniamo che la centrale per la produzione di energia elettrica, mediante la combustione di biomasse, nel territorio di Rodengo Saiano, non sia adeguata al contesto in cui si verrebbe a trovare, in quanto non soddisfa i criteri per considerarla sostenibile.



- ARIA: L'aria nella zona è frequentemente sopra la soglia di allarme per concentrazioni di PM10 e PM2,5, così come si evince dalle analisi effettuate da Cogeme con la sua Fondazione, che si occupa “anche” di sostenibilità della Franciacorta dichiarando che: «Anche in Franciacorta, quando si verificano determinate condizioni atmosferiche, d'inverno e in assenza di pioggia e vento, l'andamento delle polveri sottili è simile a quello delle altre zone della provincia. Pm10 e Pm 2,5 tendono a superare la soglia di attenzione dei 50 microgrammi per metrocubo», spiega Maurizio Tira, docente della Statale e direttore scientifico del progetto «Franciacorta sostenibile», riteniamo quindi che non sia opportuno peggiorare la situazione emettendo polveri sottili per 365 giorni all'anno.



- ACQUA: Il quantitativo di acqua per raffreddare la caldaia è spropositato, (10000 litri al giorno) e il fatto di captarla da un pozzo potrebbe creare problemi di approvvigionamento per i paesi circostanti, che negli ultimi anni si vedono costretti a razionarla nel periodo primavera-estate con delle ordinanze, vietandone l'uso per irrigare orti e giardini. Ancora più problematico ci sembra lo smaltimento delle acque di spurgo, così come previsto alla pag.7 della relazione di sintesi del progetto:«Il calore prodotto dal condensatore verrà dissipato mediante torre evaporativa a circuito aperto. Per il reintegro dell’acqua evaporata e di quella di spurgo, presso la centrale sarà realizzato un pozzo, con pompe sommerse. L’acqua di reintegro della torre evaporativa verrà opportunamente trattata con prodotti antincrostanti, anticorrosivi, con sostanze biocide e con acido solforico. Lo spurgo della torre evaporativa e le acque pluviali saranno raccolte ed allontanate nel vicino canale di bonifica Seriola Nuova, compatibilmente con il rilascio di autorizzazioni provinciali. A tale scarico verrà convogliato anche lo scarico di fondo ed il troppo pieno del serbatoio antincendio e delle caditoie distribuite sul pavimento della centrale».



- TERRA: La combustione da biomasse a scapito del loro compostaggio, limita l'unico processo in grado di ottenere fertilizzante organico e biologico da restituire ai nostri terreni, ormai in “via di desertificazione”, avendo uno scarso contenuto in humus. Inoltre così come prevede il progetto alla pag. 4 della Relazione di sintesi, ci sarà la cementificazione di una vasta area: « La centrale sorgerà su di un lotto di circa 6.520 m2, la superficie edificata ammonta a circa 1.700 m2, quella verde a circa 455 m2. Per le zone del piazzale adibite a lavorazione e deposito del cippato, si prevede di realizzare una pavimentazione resistente e durevole realizzata con un sottofondo stabilizzato in misto calce o cemento (dipende dalla composizione chimica del terreno), protetto da un tappetino in conglomerato bituminoso antiusura; le parti restanti, invece, saranno asfaltate».

-

- ENERGIA: L'energia prodotta da tale centrale non ha lo scopo di soddisfare una necessità locale, ma solo quello di usufruire degli incentivi previsti, inoltre come dichiarò già la stessa Regione Lombardia nel 2009, con l'assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, nella VI Commissione del Consiglio regionale, in occasione della possibile realizzazione della centrale termoelettrica di Offlaga:"la posizione contraria della Regione si basa sull'attuazione del Piano energetico che ha portato a ridurre in modo significativo la dipendenza energetica (dal 38% al 19%), realizzando con tre anni di anticipo gli obiettivi del Piano stesso. Per cui non servono nuove centrali. Inoltre, la produzione energetica nelle centrali lombarde esistenti, a causa degli attuali meccanismi di regolazione del mercato, è largamente inferiore alle potenzialità. Quindi si potrebbe sfruttare di più il parco centrali esistente”.



- COMBUSTIBILE: come previsto dall’autorizzazione provinciale rilasciata il 2 febbraio 2012, il gestore può cambiare combustibile, la disposizione n.13 recita: di dare atto che, come previsto dall’art. 269 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., in relazione alle emissioni in atmosfera, qualora il gestore intenda sottoporre lo stabilimento ad una modifica che comporti una variazione di quanto indicato nel progetto o nella relazione tecnica o nella presente autorizzazione, anche relativa alle modalità di esercizio o ai combustibili utilizzati, deve presentare preventivamente all’Autorità competente (attualmente la Provincia di Brescia – Ufficio Aria) apposita domanda di aggiornamento dell’autorizzazione… quindi, se il quantitativo di legno vergine non fosse più disponibile tra qualche anno, (vedi centrale di Sellero), si chiuderà la centrale o si cambierà combustibile?



Queste sono alcune delle motivazioni che pongono i GAS della Franciacorta contrari alla realizzazione di questo impianto, pertanto verrà proposto di interrompere gli acquisti di prodotti biologici presso la Fattoria Paradello, a tutti i GAS che hanno attivo un rapporto di fornitura e credono che tale azienda possa avere una sola vocazione, quella ecologica.

lunedì 16 aprile 2012

Segnali di fumo dalla... Franciacorta

BResciaoggi sabato 14 aprile 2012 – PROVINCIA – Pagina 19
RODENGO. «Rischio inquinamento e presunti vizi nell´iter autorizzativo». Cinquanta residenti impugnano il progetto

«Il Tar spenga la centrale a biomasse»
Commissione di controllo: il varo resta un miraggio aspettando il verdetto dei giudici amministrativi

La simulazione al computer della nascente centrale a biomasse
L´offensiva contro la centrale a biomasse di Rodengo Saiano apre un altro fronte.
Dopo la raccolta di firme, e in attesa della grande marcia di protesta fissata per il mese di maggio, cinquanta residenti delle Moie hanno impugnato il progetto davanti al Tar. L´obiettivo prioritario è «congelare» l´iter autorizzativo peraltro ormai praticamente ultimato e impedire che l´inceneritore di legno e scarti vegetali venga acceso entro l´anno come ipotizzato dai gestori, ovvero la cordata di società formata dal Gruppo Paradello, dalla controllata della Cogeme Linea Energia e da Cauto.
Il ricorso ai giudici amministrativi promosso sotto l´egida del Comitato spontaneo anti-centrale, fa sostanzialmente leva su due aspetti: quello normativo con la segnalazione di una serie di presunte irregolarità formali nell´iter di autorizzazione dell´impianto, e quello di sostanza, ovvero legato all´impatto ambientale e ai potenziali danni per la comunità residente nell´enclave fra il borgo delle Moie e l´Outlet Franciacorta Village. I ricorrenti hanno allegato all´esposto un dossier sull´inquinamento che potrebbe produrre la centrale, specialmente per i fumi che usciranno dal camino di diciannove metri di altezza. «Le emissioni - si legge fra l´altro nella corposa documentazione trasmessa al Tar -, ristagnerebbero in una zona fisiologicamente poco ventilata. La contaminazione dell´atmosfera prodotta dall´impianto andrebbe ad assommarsi allo smog prodotto dal traffico che fisiologicamente gravita attorno all´outlet e della superstrada». Il dissenso verso l´operazione, nonostante l´appoggio del Comune e il via libera della Provincia, si allarga di giorno in giorno.
Contro la centrale a biomasse hanno preso posizione i circoli della zona di Sinistra ecologia e libertà. Ad alimentare le polemiche il silenzio di Provincia, Asl e Arpa, Regione e Comune di Rodengo alla serie di interrogativi di compatibilità dell´impianto posti attraverso una lettera formale dall´Amministrazione civica di Castegnato. Il sindaco Giuseppe Orizio e l´assessore all´Ambiente Edoardo Corongiu, interpretando le preoccupazioni dei paesi confinanti e del Comitato spontaneo, avevano proposto fra l´altro a Linea Energia di creare una commissione di controllo super partes che avrebbe potuto verificare lo start up della centrale e in futuro ispezionare il materiale destinato all´incenerimento.
Uno degli aspetti più controversi riguarda proprio il comburente dell´impianto: ambientalisti e comitato temono che, come avvenuto in altre biomasse della provincia, a Rodengo vengano trattati scarti non conformi. In provincia, sostiene il partito del «no», non c´è bisogno di altri brucia-scarti vegetali. «A Brescia basta e avanza la terza linea dell´inceneritore, che già importa dalla Toscana non si sa quante e, soprattutto, quale sia la qualità di queste biomasse - osserva Silvio Parzanini di Legambiente -. La centrale di Rodengo finirà come quella di Sellero che brucia i gusci di noce di cocco della Thailandia». R.PR.

mercoledì 28 marzo 2012

Segnali di fumo dalla... Franciacorta

Se davvero l'idea è vincente perchè nessuno ha consultato la cittadinanza?
Oltre 2 mila firme chiedono lo stop della nascente centrale a biomasse «Progetto inutile e devastante per i vigneti della Franciacorta» SIMONA ALBINI
27/03/2012
Il tempo stringe e la protesta accelera. Per fermare la controversa centrale a biomasse di Rodengo restano nove mesi. E il fronte del «no» ha giocato ieri la carta della petizione già sottoscritta da 2.171 cittadini. Il documento, punta dell'iceberg di una contestazione che si va allargando a macchia d'olio, avrebbe dovuto essere recapitato all'assessore provinciale all'Ambiente Stefano Dotti che però, al momento dell'arrivo della delegazione del Comitato spontaneo agli uffici di via Milano, era assente. «MA LA BATTAGLIA CONTINUA, alimentata da cittadini comuni esasperati e indignati dell'atteggiamento dei politici diventati zerbini delle multiutility - hanno ribadito i portavoce del comitato -: la salute pubblica e l'ambiente sono trattati come merce da sacrificare al business di pochi. Ma la gente è stanca e si ricorderà degli amministratori che autorizzano progetti dall'impatto devastante al momento del voto». Come in tutte le altre mobilitazioni promosse in una provincia diventata terra di conquista di progetti ad alto rischio ecologico, anche nel caso della centrale a biomasse il dissenso è motivato da solide ragioni scientifiche raccolte in un corposo dossier allegato alla petizione. «La consegna è avvenuta idealmente in Provincia - spiega Simona Albini, una delle portavoce del comitato - perché è stato il Broletto ad autorizzare per primo l'impianto promosso con la complicità del Comune in un clima di sospetta segretezza. Se era davvero un'iniziativa interessante, valida e utile, ci chiediamo come mai non sia resa pubblica prima ai cittadini, magari attraverso un'assemblea». In provincia, sostiene il partito del «no», non c'è bisogno di altri brucia-scarti vegetali. «A Brescia basta e avanza la terza linea dell'inceneritore, che già importa dalla Toscana non si quante e, soprattutto, quale sia la qualità di queste biomasse - osserva Silvio Parzanini di Legambiente -. Che fine hanno fatto le poche altre centrali attive? Hanno fatto la fine di quella di Sellero che brucia i gusci di noce di cocco della Thailandia? Dove sta in questo la filosofia del chilometro zero?». A questi interrogativi alimentati dalla paura che, come accaduto in Valcamonica, nel bruciatore finiscano chissà quali rifiuti, vanno aggiunti i timori dell'impatto ambientale. «Quale sarà la garanzia della qualità degli abbattitori di fumi, per un investimento relativamente piccolo come quello riguardante questo impianto? - si chiedono i membri del comitato -. La zona della Franciacorta è già abbastanza inquinata dalle polveri sottili: il rischio è di compromettere la vita di pregiati vigneti». Nel mirino del comitato anche il mancato riutilizzo del calore prodotto che, invece, «andrà a consumare una quantità enorme di acqua necessaria al raffreddamento. Altro che cogenerazione».

Carlo Salvi

lunedì 12 marzo 2012

Maratona Brescia

Seguono le classifiche dei primi 10 della mezza maratona di Brescia e della maratona categoria handbike.
Classifiche complete su www.bresciamarathon.it


pos nome team tempo
1 TIBERTI TITO GINNASTICA COMENSE 1872 01:09:49
2 BRESSANELLI IVAN G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI 01:12:18
3 CONTESSI GIANLUIGI ATL. DI LUMEZZANE C.S.P. 01:12:29
4 BERNARDO SABANES DAVID FEDERACION CATALANA DE ATLETISMO 01:13:00
5 BORONI DAVIDE C.S. S.ROCCHINO 01:13:37
6 AGUZZI ROBERTO C.S. S.ROCCHINO 01:13:43
7 MARROCCOLI MARCELLINO G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI 01:15:14
8 MORASCHETTI STEFANO G.P. LEGNAMI PELLEGRINELLI 01:15:37
9 BANI FRANCO FREE-ZONE 01:16:34
10 GAVAZZENI FAUSTO ATL. PRESEZZO 01:17:31
...
...

pos nome team tempo km/h
1 CECCHETTO PAOLO TEAM PULINET HANDBIKE 01:19:45 31.75
2 BRESSANELLI MIRCO POL. DISABILI VALLAMONICA 01:20:38 31.40
3 GRANELLI GIANLUIGI TEAM PULINET HANDBIKE 01:21:23 31.11
4 CONFORTI CLAUDIO TEAM MTB BEE AND BIKE-BREGNANO 01:17:07 30.34
5 PICCININI ROBERTO CYCLE CLASSIC 01:17:11 30.32
6 BOSI MASSIMILIANO TEAM PULINET HANDBIKE 01:24:21 30.01
7 NEGRI MORENO TEAM MTB BEE AND BIKE-BREGNANO 01:28:45 28.53
8 UNGUREAN DOREL C.C. CREMONESE 1891 MTB ARVEDI ASD 01:32:03 27.50
9 GUERINI ENRICO POL. DISABILI VALLAMONICA 01:40:24 25.22
10 GNANI GIANFRANCO POLISPORTIVA BRESCIANA NO FONTIERE O 01:40:35 25.17
11 DONGHI GIANPAOLO GP TICINO 01:40:54 25.09
12 PIETROBONI CLAUDIO CYCLE CLASSIC 01:44:35 24.21
13 FILOCAMO STELLARIO 02:09:44 19.51
14 MARTELLI MASSIMO POLISPORTIVA BRESCIANA NO FONTIERE O 02:09:56 19.48
15 BALDUCHELLI SERGIO POLISPORTIVA BRESCIANA NO FONTIERE O 02:19:31 18.15

martedì 6 marzo 2012

Segnali di fumo da... Brescia e provincia

BRESCIAOGGI, 2 MARZO 2012
Energia & ambiente
Impianti a biomasse: cosa c’è dietro il boom
di Elia Zuppelli
Nel Bresciano gli impianti energetici a biomasse stanno registrando una crescita numerica esponenziale. Anche la richiesta di nulla osta per la realizzazione e la messa in attività di nuove strutture futuribili parla di un’impennata altrettanto forte e verticale. Ma le biomasse sono davvero la soluzione più idonea, strategica e sostenibile per disegnare il «domani» energetico del territorio padano, oppure si tratta di uno specchietto per le allodole dietro al quale si nascondono interessi legati agli incentivi economici implicati alla «combustione»?
Le posizioni in merito alla questione naturalmente viaggiano su binari opposti e divergenti, anche quando sul piatto della contesa sembrerebbe ipotizzabile una parvenza di oggettività. Un caso su tutti, quello della centrale di Rodengo Saiano: stessa area geografica, stessa tipologia di intervento, stessi dati analitici alla mano, eppure tesi a sostegno dei pro e dei contro che si infrangono di botto come se in realtà si trattasse di casistiche diversissime. Da una parte la coalizione dei «sì», con Cogeme in prima linea sulla prua del progetto realizzato da Paradello Ambiente e dal Gruppo Lgh. Dall’altra, il comitato spontaneo «No Centrale biomasse di Rodengo Saiano», che nonostante il via libera preliminare del Broletto sta perseverando nella sua strenua opposizione «ad un azzardo inutile, dannoso e anti-economico». Così - a fronte delle plausibili tempistiche per l’attivazione dell’impianto, che rimandano al prossimo dicembre - il versante organizzato dei «no» continua la mobilitazione su più fronti: in primis, mediante una raccolta firme; poi nei gruppi di sensibilizzazione aperti su Facebook, a completare l’antagonismo web innescato dallo sportello mail-informativo nocentralebiomassa@gmail.com.
Il comitato denuncia che le biomasse utilizzate per produrre energia rinnovabile saranno attinte anche all’estero? L’azienda risponde invece che utilizzerà solo legname autoctono. Il comitato fa leva sul fatto che si bruceranno legnami trattati? Cogeme risponde che l’impianto si servirà esclusivamente del verde attinto nelle isole ecologiche autoctone (erba, sfalci, rami, potature). E poi ancora: si tratta di buoni propositi millantati per il breve periodo o effettivamente il progetto terrà fede alle «mecche» energetiche del Nord Europa? Interrogativi in precario equilibrio bipartisan e - soprattutto - estendibili pressoché a tutte le analoghe realtà del bresciano.
Non a caso, secondo Marino Ruzzenenti di Legambiente, si tratta di un problema endemico, legato principalmente all’incomprensione di quelle che sono le reali esigenze biologiche della nostra pianura. «La vera emergenza del territorio padano riguarda le emissioni di polveri sottili (pm10) - ha evidenziato Ruzzenenti -. Allora perché ostinarsi a costruire impianti a biomasse che generano quantitativi di emissioni dieci-venti volte superiori a quelli di una centrale a turbogas?». Risposte che arrivano dai punti di domanda, per poi trasformarsi in puntini di sospensione: alimentati da Ruzzenenti, quando gli viene chiesto se dietro al «boom» delle biomasse si nasconda effettivamente anche qualcos’altro. Per ora parla solo di una «furba inefficienza». Ma l’impressione è che - mentre a Rodengo il Comitato si auspica un dialogo tra le parti in campo rispetto alla querelle della Centrale -, l’altro «dialogo», quello collettivo bresciano sulla sostenibilità energetica, sia invece ancora molto lontano.

I NUMERI
Una “lista d’attesa” che solca tutta la Bassa. Ventisei nuovi impianti a biomasse in «lista di attesa»: sono queste le nuove richieste in corso, che porterebbero - in aggiunta alle centrali già attive - ad un totale di 89 impianti su tutto il territorio provinciale, per una potenza elettrica prevista di 18.657,21 kWe. Sono 63 gli impianti a biomassa già autorizzati in provincia di Brescia (il dato è aggiornato al 14 febbraio scorso). Diverso il combustibile utilizzato nell’impianto: si va dalla biomassa legnosa vergine all’olio vegetale, dal biogas da discarica o da reflui zootecnici e biomasse agricole, ma anche a sottoprodotti quali glicerina e sfarinati di cereali, deiezioni bovine, letame, siero di altte [?] e trinciato di mais.
Offlaga è il paese con più impianti sul suo territorio: se ne contano infatti 6. Il paese è seguito in «classifica» da altri centri della Bassa bresciana come Montichiari e Verolanuova (4), Orzinuovi e Calcinato (3), Borgo San Giacomo, Leno, Lograto, Manerbio, Trenzano, Quinzano e Villachiara (2). Gli altri 29 Comuni bresciani (non solo della Bassa, ma anche della Valtrompia, della Valcamonica e del Sebino) ne hanno 1.
I 26 nuovi impianti gravitano ancora soprattutto sulla Bassa: due impianti a biogas da reflui zootecnici e biomasse agricole dovrebbero sorgere a Pontevico; due anche a Verolanuova (che ne conta già quattro) e a Verolavecchia. Quelli di Leno, Manerbio e Quinzano andrebbero ad aggiungersi ai due già esistenti in ogni paese.

LEGAMBIENTE
Ruzzenenti: «Un inutile crimine sul territorio». Terreni a fertilità zero, sostanze organiche largamente al di sotto dei limiti d’attenzione, agricoltori sul piede di guerra. È questo il quadro tutt’altro che lusinghiero tracciato da Marino Ruzzenenti di Legambiente intorno al «fenomeno» degli impianti a biomasse sul suolo bresciano. Diversi, secondo le sue osservazioni, i motivi delle inadeguatezze sistemiche legate allo sfruttamento di questo tipo di risorse energetiche, che proprio per la modalità con cui generano energia (mediante combustione) mostrano il fianco alle criticità più temibili. «Inquinano, innanzitutto - dice -. Per giunta senza determinare un’utilità che giustifichi lontanamente tale inquinamento».
Qualche numero? «In pianura servirebbe ridurre almeno del 50% le combustioni per rientrare nei parametri imposti dalla normativa dei 35 giorni: aumentarle, invece di diminuirle, equivale a commettere un crimine ambientale». Ma c’è di più: l’altro fattore che determina l’insufficienza e l’anti-economicità delle biomasse, per Ruzzenenti si evince dal rendimento energetico delle stesse: «È assurdo investire in impianti che al netto rendono il 10%, mentre tutto il resto dell’energia che producono finisce all’aria. Inquinandola, per giunta».
L’auspicio di Ruzzenenti è che il trend si inverta e miri al sostenibile. «Bisognerebbe dismettere tutte le biomasse e ricorrere a tecnologie serie, ad esempio, cominciando col ricoprire tutti i tetti della padana con pannelli fotovoltaici».

BRESCIAOGGI, 4 MARZO 2012
Sul “no alle biomasse” il confronto resta teso

Altra benzina sul fuoco della battaglia che il comitato «No centrale biomasse» a Rodengo Saiano sta conducendo da qualche settimana: stavolta, però, tra i due «fronti» ci si è messo di mezzo il Comune. Mentre la protesta preparava un infervorato week-end d’azione - ieri raccolta firme alla Coop di via Lombardia, oggi vicino all’edicola in via Brescia - ad attizzare i bollenti spiriti della falange d’opposizione all’impianto è stato un episodio che ha visto protagonista un cittadino di Rodengo. Voleva esporre temporaneamente uno striscione per dire «no» alla centrale, ma il «no» gliel’ha opposto la Polizia locale rifiutandogli l’autorizzazione, motivando che «il contenuto potrebbe avere finalità e scopi di natura politica, per la cui diffusione sono previsti appositi spazi di affissione».
Il Comitato non l’ha presa bene: «La nostra non è una lotta politica, bensì pura legittima difesa della nostra salute. E allora perché impedirla?» ha ribattuto stizzito il gruppo. Che al di là del gesto in sé, sembra aver particolarmente mal digerito la presunta incoerenza dell’amministrazione comunale di Rodengo «la quale - lamenta il comitato - anziché aprire un dialogo con la popolazione, si trincera dietro burocratiche disposizioni della Polizia locale per evitare il confronto. Il tutto dopo che nei giorni scorsi il sindaco Giuseppe Andreoli aveva definito i “no” come ‘rispettabili posizioni di chi non condivide la scelta di accendere l’impianto». Una scelta che a sentir loro nasce senza colore politico e associativo, ma con l’unico intento di manifestare totale contrarietà esclusivamente alle centrali a biomasse, che genererebbero «un effetto negativo sulla nostra salute e sull’economia della zona». Dove intanto l’exploit bresciano in materia (con l’impennata nei dati relativi alle richieste d’attivazione di nuovi impianti energetici a biomasse) sembra andare di traverso anche in zone diverse, ma per motivi analoghi. L’ultimo ceppo d’opposizione generatosi in ordine cronologico, riguarda infatti Gussago: anche lì, impazzano raccolta firme e proteste a voce alta contro un bruciatore di biomasse.

lunedì 5 marzo 2012

Maratona Treviso Handbike

Inizia la stagione di handbike con la Maratona di Treviso che, come da sua tradizione, si conferma con un percorso veloce e una particolare attenzione all'ambiente con la raccolta differenziata anche in gara e, degna di nota, una particolare attenzione alla competizione degli atleti disabili praticamente ai livelli dei paesi del nord Europa. Segue la classifica della categoria handbike dove è stabilita la miglior prestazione mondiale sulla distanza: il vincitore, l'austriaco Ablinger, ed i due francesi Bosredon e Narce scendono per la prima volta sotto l'ora con una media di 43km/h:

pos nome tempo reale km/h
1 ABLINGER WALTER 00:58:52 00:58:50 43.01
2 BOSREDON MATHIEU 00:58:52 00:58:52 43.01
3 NARCE LUDOVIC CSBJ HANDISPORT 00:58:53 00:58:53 43.00
4 BRESSANELLI MIRCO POL. DISABILI VALCAMONICA 01:09:55 01:09:52 36.21
5 SLETTEN OIVIND 01:10:08 01:10:08 36.10
6 CECILLON RODOLPH 01:16:37 01:16:37 33.04
7 ZANOTTI DAVIDE ASHAM MODENA 01:16:45 01:16:39 32.99
8 PECORARO FRANCESCO BASKET E NON SOLO 01:20:16 01:20:12 31.54
9 PRELEC LORENZO BASKET E NON SOLO 01:20:16 01:20:12 31.54
10 TOVAT DIDIER 01:21:10 01:21:06 31.19
11 BATTISTELLA MICHELE 01:26:00 01:25:57 29.44
12 GRANZOTTO DARIO 01:26:30 01:26:25 29.27
13 DORIGO WALTER BASKET E NON SOLO 01:29:48 01:29:48 28.19
14 FELTRIN MATTIA 01:30:03 01:29:57 28.11
15 RIZZATO OMAR GSC GIAMBENINI-PESCANTINA 01:31:22 01:31:18 27.71
16 GIOZET DAVIDE POLHA VARESE 01:36:10 01:36:03 26.33
1 CORAZZIN VALERIA BASKET E NON SOLO 01:36:48 01:36:42 26.15
17 PASCOLI UMBERTO ASD DIV.A 01:38:11 01:38:07 25.79
18 VIDA FABIO BASKET E NON SOLO 01:39:22 01:39:16 25.48
19 ZIGNIN STEFANO BASKET E NON SOLO 01:46:53 01:46:46 23.69
20 VILLA ALESSANDRO PICCOLI DIAVOLI 3 RUOTE 02:39:15 02:39:08 15.90
21 MODESTO DAVIDE G.C. POSTIOMA 02:56:04 02:55:55 14.38

giovedì 1 marzo 2012

Cronistoria TSN

Aggiornamento della Cronistoria TSN: in coda, in grassetto, gli ultimi sviluppi:
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Cronistoria TSN

- 1998 inizio progetto fattibilità
- Giugno 1999 nasce la ditta TSN srl, capitale 10’000€, Comune Sellero 50%, Presidente + 2 CdA
- Maggio 2001 Regione Lombardia: finanziamento per 2'410’000€, capitale 550’000€, Comune Sellero 21%, iniziano i precontratti allacciamento
- Ottobre 2002 inizio lavori, Novembre 2002 fine lavori, costo totale 10'300’000€
- 24 gennaio 2004 - Viene inaugurato l'impianto di cogenerazione a biomassa vergine
- 2004. perdita di 510’999€; rottura della turbina per cause non ben dichiarate
- 2005. perdita di 304’936€;
- 2006. aumento di capitale sociale per 1’200’000€, Comune Sellero 11.08%, utile di 8’684€ ottenuto anche dilazionando maggiormente le date di pagamento dei leasing
- 2007 capitale sale a 4'500’000€, da srl a spa, Comune Sellero accende un mutuo da 200’000€ per capitalizzazione, Comune Sellero 10.42%, nuovo statuto ed il comune deve rinunciare ai 2 CdA
- 26 Giugno 2007 il presidente Giampiero Bressanelli inoltra domanda in Provincia per trattare, oltre alle biomasse vergini per cui l’impianto è nato e finanziato, “alcune tipologie di rifiuti limitatamente ai biodegradabili”, in particolare la richiesta comprende fra l’altro legni trattati e scarti di pulper di carta, sostanze che una volta combuste possono portare all’emissione di diossine, furani ed altre sostanze tossiche e pericolose.
- Dicembre 2007 il Comune scende al 5,29% mentre più del 72% è in mano ad Artemide quindi a controllo privato
- 18 marzo 2008 dopo il parere positivo di Comunità Montana e Comuni di Sellero e Paisco Loveno (nonostante non abbiano ricevuto l’allegato relativo alle emissioni), Capodiponte contrario dopo aver chiesto parere terzo, mentre Cedegolo, Berzo Demo e Paspardo si dichiarano indifferenti accettando il parere della Provincia il cui Ufficio Energia ed Ambiente dà l’ok in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti.
- 3 giugno 2008 mancando la VIA (valutazione impatto ambientale), rilevando la pericolosità di quanto richiesto per le possibili ricadute su ambiente e salute, l’associazione Attivamente Sellero Novelle presenta ricorso al TAR, ritirando alla prima udienza la sospensiva in attesa del parere dell’Ufficio Rifiuti della Provincia. La richiesta al TAR sembra rallentare l’intenzione della TSN
- Dicembre 2008 aumento delle bollette utenti, si chiude in perdita per 1’546’377€
- 2009 scambio di poltrone: il presidente Bressanelli Giampiero si dimette per presentarsi alle elezioni amministrative. Presidente diventa l’amministratore delegato Guido Ghirardi. Dopo le elezioni, eletto il Bressanelli come sindaco, assume la carica di presidente il sindaco uscente Ezio Laini.
- 7 aprile 2009 mentre in paese si è distratti dalle elezioni, la TSN a nome di Guido Ghirardi riparte con la richiesta in Provincia per poter bruciare alcune tipologie di rifiuti. Scompaiono dalla richiesta gli scarti di pulper, uno dei materiali più pericolosi fra quelli precedentemente richiesti, ma rimangono i legni trattati (anche con solventi, vernici, sostanze chimiche varie che non possono essere individuate dal solo controllo visivo previsto)
- 9 aprile 2009: arriva l’ok dalla Provincia che autorizza la TSN, che dichiara di non essere assoggettabile alla verifica della VIA
- 2009 si chiude con una perdita di 1'468’600€, le perdite complessive degli ultimi 6 anni ammontano a 4'300’000€. Il capitale sociale passa prima da 4'500’000€ a 798’000€ (con una perdita per il Comune di Sellero di circa 200’000€) e viene poi completamente azzerato con perdita del 100% del capitale investito dai privati e dal comune (in totale circa 238’000€). La mossa di fatto estromette gli enti pubblici rimasti ed i piccoli azionisti passando la quota quasi interamente nelle mani francesi, tramite Artemide, riportando il capitale a 450’000€. Nella presentazione del bilancio non vengono forniti chiarimenti ma si glissa sull’evoluzione prevedibile della gestione
- sopralluogo dell’ARPA (verbale del 2/11/2010) e della Polizia Provinciale presso la Legno Energia, autorizzata al trattamento di alcune tipologie di rifiuti e dove risultano stoccate le ceneri della TSN: si rilevano varie irregolarità nella gestione dei materiali, con presenza di plastiche ed altro, fra cui materiali organici
- 15/11/2010: la Legno Energia srl comunica al Comune di aver subaffittato alla Legno Energia & Ambiente srl in data 10/02/2010. La Provincia dichiarerà nullo il passaggio delle autorizzazioni.
- 3/12/2010: il Sindaco, interrogato dalla minoranza, nega di essere a conoscenza del contratto di subaffitto alla Legno Energia & Ambiente, contratto che risulta però a protocollo comunale.
- 28/12/2010 termine imposto dal Tribunale di Breno per lo sfratto della Legno Energia in causa col Comune di Sellero per mancati pagamenti dell’affitto per oltre 400’000€, dal 2007 quando l’amministratore delegato era l’attuale sindaco. La Legno Energia non lascerà l’immobile in attesa dell’8 febbraio 2011: prevista visita dell’Ufficiale Giudiziario per il rilascio dell’immobile.
- 17/01/2011: la TSN, dopo un incontro col sindaco, invita il Comune ad evitare la completa sospensione delle attività presso i capannoni della Legno Energia.
- 02/02/2011, causa indisponibilità del Giudice, l’udienza per la causa fra il Comune e la Legno Energia è rinviata all’8 giugno.
- 2011 previsti altri 6 milioni di euro di investimento in TSN, sembra per rinnovare l’intero impianto e poter accedere a certificati verdi più cospicui. Nessuna dichiarazione di intenzione da parte della TSN.
- fissata al 29/03/11 la nuova visita dell’Ufficiale Giudiziario per la causa di sfratto Legno Energia che si impegna a lasciare l’immobile per tale data sottoscrivendo un accordo col Comune.
- 11/02/11 riguardo al recupero ai fini energetici di rifiuti non pericolosi richiesto dalla TSN, la Provincia (Area Ambiente, settore Rifiuti ed Energia) diffida la TSN ad effettuare la prestazione della garanzia finanziaria.
- 15/02/11: la TSN comunica al Comune il progetto per le opere per la copertura del cippato (per la serie meglio tardi che mai). Viene inoltre completata la cabina elettrica per l’approvvigionamento energetico della centrale.
- maggio 2011: dopo che la Legno Energia ha lasciato gli immobili, la TSN chiede di poter subentrare nell’affitto; concordato canone col Comune; la TSN potrà utilizzare solo il capannone e non l’area esterna ancora sotto sequestro.
- novembre 2011: la TSN inoltra in Provincia la richiesta di autorizzazione all’avvio del nuovo impianto; per poter accedere ai certificati verdi l’intero impianto risulta nuovo. Dalla richiesta scompaiono i legni trattati.
- dicembre 2011: arriva agli utenti la richiesta di sottoscrizione del nuovo contratto con aumenti non indifferenti e retroattivi da settembre. Fra l’altro gli utenti si impegnano, sottoscrivendo, ad utilizzare esclusivamente il servizio di teleriscaldamento.
- gennaio 2012: la Provincia chiede chiarimenti alla TSN in merito agli scarichi fognari.
- febbraio 2012: la conferenza dei servizi dà parere positivo alla richiesta di acutizzazione della TSN, previ ulteriori chiarimenti ed invio di documentazione.



mercoledì 22 febbraio 2012

Segnali di amianto da... Gianico

Le amministrazioni comunali di Pisogne, Pian Camuno, Artogne, Gianico e Darfo Boario Terme, ed il comitato NO AMIANTO organizzano per sabato 25 febbraio una manifestazione di sensibilizzazione come da locandina seguente.


giovedì 2 febbraio 2012

Segnali di amianto da... Gianico

Come da tempo segnalato da più fronti, a Gianico è in fase di autorizzazione un nuovo impianto di trattamento amianto che potrebbe dare una soluzione definiva al problema che ha portato a tanti lutti fra gli addetti, operatori ma non solo. Condizionale d'obbligo visto che l'impianto è sperimentale e non ancora adeguatamente testato, cosa che, oltre al resto, ha di fatto portato a schierare un nutrito gruppo di no alla realizzazione dell'impianto in bassa Valcamonica, una delle zone più densamente abitate e che già porta i segni di passati (e
presenti) fonti di inquinamento non certo trascurabili. Di certo i metodi attuali per affrontare il problema dei rifiuti contenenti amianto non è efficace e non fa altro che limitare i rischi e, in pratica, spostare il problema. Soluzioni alternative vanno in effetti ricercate, ma sperimentate non certo in zone popolate visto che gli effetti non sono sempre prevedibili e che, anche con la fiducia in tutta la buona volontà ed attenzione, l'imprevisto può sempre accadere.
Al di là del caso specifico su cui si sono già spese tante parole e non serve certo un ulteriore contributo, va sottolineato come la faccenda sia tipica e sintomatica della politica di sviluppo della Val Camonica.
L'impianto stava per essere autorizzato, pare, nel più riservato possibile silenzio. L'interesse dei privati spesso la vince sulle possibili ripercussioni della massa sia nel breve che lungo periodo. La promessa di posti di lavoro, tanti o pochi che siano, fa spesso chiudere un occhio se non entrambi alle locali amministrazioni che sono più propense a vantarsi per il risultato occupazionale che a pensare alle possibili ripercussioni in termini di impatto sulla salute e
l'ambiente: le cause di tali ripercussioni non sono sempre facilmente dimostrabili e comunque spesso lo si farà in seguito, in un futuro cui i nostri non molto lungimiranti amministratori non pensano. Forse a Gianico si registrerà una battuta d'arresto, o forse no, ma la storia insegna, e gli esempi in tutta la Valle sono non indifferenti, alla faccia della sbandierata politica di rilancio del turismo. La Valle sta diventando un ricettacolo di impianti e industrie che non trovano insediamento in altre zone d'Italia. Quando smetteremo di svendere il nostro territorio senza pensare al futuro?

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dal BresciaOggi - 02/02/2012 pag.28

Gianico. Proseguono le iniziative per fermare l´impianto di inertizzazione: stasera un incontro sui rischi dell´esposizione
Amianto in Valle, il fronte del «no» a convegno


A Gianico l´impianto di inertizzazione dell´amianto proposto dalla Scabi nell´area industriale di Via Carobe ha messo in movimento cittadini, associazioni, amministrazione comunale e gruppi di opinione. In diversi punti della bassa Valcamonica ancora si stanno raccogliendo firme contro l´insediamento, firme che andranno ad aggiungersi alle settemila già poste in calce alla petizione che chiede alla Regione di dire no a questa operazione industriale.
In attesa del sopralluogo della commissione regionale, incaricata di esprimersi sulla Valutazione di Impatto Ambientale presentata dalla società facente capo ai Bellicini, il Comune di Gianico prosegue le azioni intraprese per informare la popolazione sui rischi legati al trasporto e alla lavorazione. Lo ha fatto convocando un consiglio comunale che, all´unanimità, ha approvato tutta una serie di osservazioni in opposizione al progetto, inviate al Pirellone insieme a tante altre uguali sottoscritte dai Comuni limitrofi. Poi è stata indetta un´assemblea pubblica, nel corso della quale si è entrati nei dettagli del progetto della Scabi e dell´impatto dirompente che avrebbe su un territorio già martoriato dall´industrializzazione. Adesso è la volta di un convegno, che si terrà questa sera alle 20.30, nella biblioteca civica Mondini, e verterà sui «Rischi connessi con l´esposizione all´amianto». A tenere la relazione introduttiva il dottor Maurizio Tondini, primario di Pneumologia dell´ospedale di Esine. «Chi lo conosce lo evita» è il motto che in queste settimane ha guidato tutti quei Camuni che sono contrari all´impianto.

martedì 31 gennaio 2012

m'illumino di meno

torna anche quest'anno la giornata del risparmio energetico
appuntamento al 17 febbraio!

M’illumino di Meno, la celebre campagna radiofonica sul Risparmio Energetico, lanciata da Caterpillar, Radio2, dopo aver spento simbolicamente mezza Europa e acceso tricolori puliti in tutta Italia, è giunta alla sua ottava edizione e quest’anno raddoppia: il racconto delle buone pratiche di consumo sostenibile potrà infatti contare, oltre alla tradizionale fascia tra le 18 e le 19.30, anche sul nuovo spazio alle 6 del mattino, presidiato da CaterpillarAM.
Il risparmio energetico dalla mattina alla sera. Protagonisti più che mai di quest’edizione saranno i racconti della vita quotidiana di ciascuno: Caterpillar e CaterpillarAM invitano tutti a concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, sperimentando in prima persona le buone pratiche di:
- riduzione degli sprechi;- produzione di energia pulita;- mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi)- riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).
Testimonial speciali di questa giornata all’insegna del risparmio energetico saranno i sindaci di tutta Italia, che sperimenteranno sulla propria pelle che cosa significa fare “economia sostenibile” mettendo in atto il maggior numero possibile di comportamenti virtuosi. A questo scopo, gli ascoltatori sono invitati a diventare “ambasciatori del risparmio energetico” presso i propri amministratori, mettendosi per un giorno alle loro calcagna, documentando i loro sforzi con foto e video, in veste di “badanti dell’impatto ambientale”.
Ulteriore novità di quest’anno è il grande successo del contest M’Illum-Inno, alla ricerca dell’inno ufficiale 2012: sono pervenuti in poche settimane da tutto il Paese oltre 100 componimenti originali di ogni genere musicale e ispirati al decalogo energetico. Hanno partecipato sia professionisti che musicisti amatoriali: band, cori scolastici e performer improvvisati con un entusiasmo sorprendente. Il vincitore è risultato quello della cantautrice Naif. Tutti gli inni restano ascoltabili sul sito di Caterpillar e alcuni di questi saranno eseguiti dal vivo nel corso della grande festa del risparmio energetico il 17 febbraio.
Per l’adesione 2.0 all’iniziativa si può postare su FB la propria modalità di partecipazione e personalizzare l’immagine del proprio profilo con l’apposito logo di M’illumino di meno, o scrivere a milluminodimeno@rai.it