« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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mercoledì 5 dicembre 2007

Relazione convegno del 28-11-07

L’Associazione AttivaMente Sellero e Novelle ha tenuto in data 28 novembre 2007 un incontro dal titolo “Sellero - Rifiuti quale futuro?”, viste le notizie preoccupanti circa la richiesta in Provincia per la conversione dell’impianto “TSN spa – teleriscaldamento Sellero Novelle” dalla combustione di biomasse vergini verso rifiuti biodegradabili.
Al convegno erano invitati quali relatori:
· l’Ing. Mirco Bressanelli, Presidente di AttivaMente;
· i Sigg. Giorgio Bertoia, Pietro Morandini e Marco Reghenzani, Presidenti di Valle Camonica Servizi;
· il Geom. Giampiero Bressanelli, Presidente di TSN, Amministratore Unico di Legno Energia e Consigliere del Comune di Sellero;
· il Dr. Mario Caldiroli, Centro per la Salute A. Maccacaro di Varese;
· il Prof. Marino Ruzzenenti, Ambiente Brescia, storico ambientale autore di numerose pubblicazioni sull’ambiente.
Hanno risposto all’invito e partecipato attivamente al convegno: l’Ing. Mirco Bressanelli, il Dr. Mario Caldiroli, il Prof. Marino Ruzzenenti.
Il convegno è iniziato alle 20.45 e il Presidente ha presentato l’Associazione AttivaMente Sellero e Novelle nei sui scopi e nei suoi obiettivi. Fra le finalità dell’Associazione troviamo argomenti che riguardano gli aspetti di tutela dei diritti, di rispetto e valorizzazione dell’ambiente, della salvaguardia della salute pubblica e della promozione del patrimonio turistico, storico e culturale. L’Associazione, senza scopo di lucro e senza riferimenti politici, ha organizzato la serata per informare su quanto sta avvenendo sul territorio di Sellero.
E’ stata data la parola al Dr. Marco Caldiroli che ha relazionato sugli aspetti tecnici, sulle previste emissioni in ambiente dovute alla combustione dei rifiuti, e sulle ripercussioni sulla salute. Caldiroli, come confermerà in seguito anche Ruzzenenti, ha sottolineato in particolare come le “reali” biomasse ed i rifiuti siano da considerare, anche dal punto di vista della normativa, come due entità completamente differenti: su questo va fatta chiarezza. Caldiroli sottolinea alcune perplessità, in particolare riguardo alla mancanza dell’allegato F relativo alle previste emissioni che la TSN avrebbe dovuto inviare ai Comuni ed alla Comunità Montana per richiedere un parere.
E’ seguito l’intervento del Prof. Marino Ruzzenenti, che ha esposto non solo le ripercussioni sulla salute per la combustione dei rifiuti ma anche sulla “droga” degli incentivi pubblici e tutte quelle che possono essere le alternative sulla combustione dimostrando come gli inceneritori non rappresentino una reale soluzione alla questione rifiuti, ma essenzialmente una fonte di business sfruttando in particolare i contributi Cip6 che dovrebbero essere invece indirizzati verso le reali fonti alternative e rinnovabili di energia. Come confermato anche dalla recente sentenza Europea che ha interessato l’inceneritore ASM di Brescia, per poter procedere alla combustione di rifiuti è obbligatoria la procedura VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e non è sufficiente la sola procedura semplificata. In particolare Ruzzenenti ha evidenziato come, da richiesta di TSN in Provincia, siano previsti come possibili combustibili legni trattati, fibre tessili e pulper: tutte sostanze, concordano i relatori, potenzialmente tossiche e cancerogene. Nel pulper ad esempio sono stati spesso riscontrati, oltre ad altre sostanze, anche valori di cloro preoccupanti. La combustione del pulper porta alla generazione di diossine. Diossine, furani, metalli pesanti, nanoparticelle: tutte sostenze pericolose e che non possono essere intercettate dai filtri attualmente utilizzati in TSN e, anzi, per alcune delle quali, non esistono sistemi di filtraggio adeguati a garantire la sicurezza di ambiente e popolazione. Sebbene la misurazione delle emissioni possa essere nei limiti di legge, i relatori non ne escludono la pericolosità, soprattutto sul lungo periodo data la non biodegradabilità delle sostanze prodotte.
Preoccupante, infine, come spesso attorno agli inceneritori si sviluppi la strategia del silenzio. I relatori direttamente interessati alla questione hanno segnalato solo in giornata la non disponibilità alla partecipazione al convegno. Nessuna risposta invece dalle televisioni locali all’invito a riprendere/trasmettere una serata incentrata su un tema di pubblico interesse.
Alla fine delle relazioni è seguita una discussione aperta che ha lasciato libero spazio agli interessati partecipanti: circa 30 interventi, cui si è dovuto por termine per questioni di tempo. L’Associazione AttivaMente Sellero Novelle si ritiene molto soddisfatta della buona riuscita del convegno, vista anche la partecipazione di circa 150 persone.
Legambiente si dichiara contraria a qualsiasi forma di combustione di rifiuti in Valcamonica.
A fine serata l’Associazione ha proposto una raccolta di firme per il No alla combustione di rifiuti in TSN. La raccolta di firme non è limitata al solo Comune di Sellero, ovviamente, e continuerà fino a fine anno: è un modo per far sentire la nostra voce!
Si ringraziano, i relatori intervenuti - in particolare il Dr. Caldiroli ed il Prof. Ruzzenenti - i rappresentanti politici, le organizzazioni sindacali, Lega Ambiente e tutti i partecipanti.

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