« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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giovedì 28 febbraio 2008

La piccola colonia francese

Nel gioco delle scatole cinesi TSN è controllata da Artemide, a sua volta controllata da Cofatech, società del gruppo Gaz de France. A prima vista non si spiega l’interesse che Gaz de France possa avere per la piccola centrale di Sellero, certamente non lo spirito samaritano di sanarne il bilancio. In realtà Gaz de France, tramite Artemide, sta “invadendo” il territorio italiano in varie installazioni con quote spesso di maggioranza. L’interesse, palesemente economico, non è quindi ristretto alla sola Valcamonica.
Nel frattempo il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Medici francesi ed i principali sindacati medici al Governo francese, si muovono e chiedono una moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori in Francia, in quanto producono centinaia di sostanze tossiche che si liberano nell’atmosfera. La notizia è stata pubblicata su Le Monde del 20 ottobre 2007. Nella nota si legge: “I medici ne hanno abbastanza di essere l’ultimo anello della catena, ad aspettare i cancri ed i tumori, senza poter intervenire sulle cause…“. (Per onore della cronaca, un’analoga moratoria era stata precedentemente inoltrata anche dall’Ordine dei Medici dell’Emilia Romagna, poi “bacchettati” dal Ministro Bersani: a quanto pare, è meglio non parlare di certe cose e lasciare la popolazione nella più completa ignoranza e non ti preoccupare, tanto se ti ammali ti cura Veronesi… ma non si è sempre detto che è meglio prevenire che curare?)
Considerando le due notizie si potrebbe pensare, esagerando erroneamente in malafede, che Gaz de France sia interessata agli impianti italiani anche in vista di una minore opposizione da parte delle nostre amministrazioni rispetto a quelle d’oltralpe. Esagerando, visto anche che i medici francesi sono espressamente contrari alla combustione di rifiuti, “certe cose” preferiscono farle nell’Italietta dove i politici e gli organi preposti al controllo ed a garantire in particolare la salute del cittadino possono essere più inclini a chiudere un occhio… Infatti, pronti-via e scatta l’immediato parere favorevole della Comunità Montana, del Comune di Sellero e del Comune di Paisco Loveno. Ricordiamo che, alla faccia dei cittadini che rappresentano, il parere fu espresso senza essere a conoscenza delle emissioni previste! Complimenti! Il Comune di Capodiponte, dopo essersi informato chiedendo lumi a Legambiente ed a tecnici del settore, ha espresso parere non favorevole. La reazione è stata, come prevedibile, quella di tacciare Capodiponte di strumentalizzazioni politiche: quando non si hanno argomenti per controbattere si ricorre alla scusante della strumentalizzazione politica… Scusate, ma sono le solite c@zz@te, usate anche contro AttivaMente, utili solo a sviare la discussione. I Comuni di Berzo Demo e Paspardo su un tema che riguarda la salute dei loro cittadini hanno espresso il parere di Ponzio Pilato: ce ne laviamo le mani, ci va bene quanto deciso in Provincia! Veramente complimenti! Ad oggi non ancora pervenuto invece il Comune di Cedegolo, dopo 7 mesi dalla richiesta TSN, siamo profondamente preoccupati: forse è il caso di chiamare “Chi l’ha visto?” Altri sentiti complimenti! A proposito di desaparecidos, qualcuno ha notizie dall'ASL?
E’ inutile ricordare che alla fine, nonostante i bei soldini che i “soliti” prevedono di spartirsi ed intascarsi nel proficuo business dei rifiuti, ci rimetteremo tutti quanti e a caro prezzo e per gli anni a venire! Ed i cittadini che fanno? Invece di inviperirsi all’inverosimile se ne stanno beatamente a guardare permettendo ogni porcheria in cambio magari di una promessa di un posto di lavoro o di un favore… Ma allora smettiamola di lamentarci che l’Italietta va male quando facciamo gli stessi errori nel nostro piccolo!
Ci piacerebbe che invece Artemide (ed il nuovo Amministratore Delegato che sarà a breve ufficializzato), ci dimostri una volta per tutte che ci stiamo sbagliando: se non è come diciamo, chiediamo che venga ritirata la richiesta in Provincia o che venga perlomeno eseguita la Valutazione d’Impatto Ambientale preventiva (fra l’altro richiesta dalla legge).

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