« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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mercoledì 21 maggio 2008

TSN: passato, presente e... futuro


  • "L'idea della TSN è nata dopo il grande incendio della primavera del '97 che ha distrutto buona parte del nostro patrimonio boschivo. Nella nuova centrale che andremo a costruire potremo bruciare tutta la legna proveniente dalla bonifica dell'area del Monte Elto". Ma le cose non andranno esattamente così.
  • Il costo previsto è di 12 miliardi di lire, di cui 4,66 finanziati dalla Regione Lombardia. Una bella cifra, non c'è che dire, per un Comune di 1500 abitanti. Con una cifra del genere si poteva ripulire per davvero la zona dell’incendio e ripiantarla: dopo 10 anni ne vedremmo i frutti. Ma non si avrebbe avuto accesso al finanziamento della Regione.
  • Inizialmente il Comune di Sellero detiene il 21% delle quote. Ad oggi la società è divenuta privata ed è controllata al 73% da Artemide. Al Comune, nonostante l'investimento di soldi di noi tutti, rimane poco più del 5%. E in soli quattro anni di attività, complimenti !
  • Nonostante il notevole investimento, la TSN nasce monca ed insufficiente per garantire la copertura del servizio di teleriscaldamento per l'intera cittadinanza: attualmente sono collegate circa 360 utenze private più una serie di edifici pubblici. Altra parte della popolazione è invece allacciata al metano disponibile a Sellero solo dopo una battaglia di privati cittadini che si scontrò contro il Comune e la Valle Canonica Servizi alla fine obbligati all’allacciamento del metano in seguito all'intervento dell’Autorità dell’Energia e del Gas.
  • Nel frattempo, nel 2004, nella ex zona Fucinati in Scianica parte "una nuova Filiera del Legno ed un incubatore tecnologico" che prevede 50 nuovi posti di lavoro. Di legno e tecnologia se ne è visto ben poco, e buona parte dei lavoratori non sono affatto nuovi ma di fatto han semplicemente attraversando la strada lasciando i loro vecchi capannoni al di là della ferrovia.
  • Pronti via: la Legno Energia richiede ed ottiene dalla Provincia l'autorizzazione per la messa in riserva di rifiuti non pericolosi: in pratica è autorizzata allo stoccaggio ed alla triturazione di vari materiali non tutti riconducibili al nome della ditta, cioè "legno".
  • Passaggio logico: la TSN richiede l'autorizzazione in Provincia per passare dalle biomasse vergini ai rifiuti limitatamente ai biodegradabili ma comprendendo anche fibre tessili, legni tratti, pulper di carta etc - insomma quanto trattato dalla Legno Energia - con possibili conseguenze per la salute e l'ambiente. La domanda ovvia è: ma davvero è necessario o lo stiamo facendo "solo" per soldi fregandocene bellamente della popolazione che non ne ricaverà nessun beneficio ma solo emissioni potenzialmente tossiche e cancerogene?
  • La TSN ha ottenuto la prima autorizzazione da parte della Provincia per poter bruciare rifiuti. La TSN deve dimostrare, prima di procedere, che non sia necessaria la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
  • Ovviamente i vertici negano l’evidenza e sostengono di voler bruciare solamente biomasse: ma allora perché la nuova proprietà semplicemente non ritira la richiesta in Provincia? La risposta più ovvia è che i rifiuti sono una gran bella fonte di guadagno.
  • Nel futuro che scenari possiamo prevedere? Una volta assaggiata la fetta dei rifiuti biodegradabili, chi ci garantisce che non si vorrà mangiare l’intera torta passando ad ogni tipo di rifiuto? Davvero credete che possiamo fidarci di chi vuole rassicurarci?

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