« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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martedì 2 settembre 2008

Segnali di fumo... da Ferriere (Piacenza)

Come già segnalato, anche a Ferriere (PC) si sta ipotizzando la realizzazione di una centrale a biomasse a cogenerazione sul modello della TSN, solo circa 5 volte più potente, per la felicità presente e futura della popolazione. Si riportano in seguito un paio di stralci di articoli pubblicati su un giornale locale in seguito ad un convegno tenutosi il 22 agosto cui hanno esposto la loro opinione anche dei medici.
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<Il controllo della dispersione delle nano particelle derivanti dalla combustione, come ha ben spiegato il dottor Miserotti durante la sua relazione, è un problema al quale la tecnologia non ha ancora dato soluzione: esse sono talmente piccole che non esistono filtri in grado di intercettarle e di impedirne la diffusione nell’aria. Queste sostanze si disperdono nell’ambiente circostante, e, grazie alle piogge e "a seconda della direzione dei venti", si depositano, vengono inalate, entrano nel sangue, contaminano l’erba che mangiano le mucche (e quindi il loro latte), ciò che beccano le galline (e quindi le loro uova), l’insalata nell’orto… insomma entrano nella catena alimentare e alla fine possono pregiudicare in modo serio la salute della gente. Di piu’: la produzione di particolato derivante dalla combustione di legna risulta essere di cento volte superiore in rapporto a combustibili come gasolio e metano.>> [Estratto da “Centrale a biomasse e natural valley”, Gruppo Identità Montana Ferriere, Libertà, 27/07/08]

<<Uno dei nuovi compiti etico-professionali di cui il medico deve farsi carico è l’attenzione per la tutela dell’ambiente. E’ questo un aspetto relativamente nuovo della professione medica in quanto è solo negli ultimi decenni che è stata riconosciuta una correlazione fra modificazioni dell’ecosistema da parte dell’uomo ed insorgenza di patologie. Non è quindi più sufficiente che il medico curi la "malattia", ma al medico ora è richiesto, nell’ambito delle proprie competenze professionali, di intervenire ove modificazioni ambientali indotte dall’uomo provochino la "malattia". L’articolo 5 del Codice Deontologico Medico impone al medico il dovere di «considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute del cittadino. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione e di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva». >> [Estratto da “L’ecosistema, un valore da difendere in Val Nure”, intervento firmato dai medici Giorgio Bergonzi, Claudia Concesi, Erminio Crenna, Francesco La Guzza, Enrica Poggi, Gabriele Pellecchia, Guido Bergonzi, Vittorio Sivelli, Daniela Bergonzi, GianCarlo Figoli, Gianni Contini, Marco Pisani, Antonio La Guzza, Fabio Fornari, Gabriella Degli Antoni, Paolo Sivelli, Bornian Garo, Giorgio Bracchi, Giuseppe Caruso, Maria Luisa Bruschi, Gianpaolo Bosi e Luigi Rubini, Libertà, 27/07/08]
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Gli articoli per intero sono accessibili al link
http://www.nureaveto.com/file/centrale%20a%20biomasse%20e%20natural%20valley_medici%20val%20nure.pdf

Altre notizie sull'evolversi della situazione a Ferriere sul blog
http://www.nureaveto.com/

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