« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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lunedì 15 giugno 2009

Porcaiole

dal BRESCIAOGGI di Sabato 13 Giugno 2009
LETTERE, pagina 45

Gentile direttore, abito a Porcaiole, località dimenticata dalle precedenti e attuali amministrazioni comunali.
Sono 50 anni che la sera se dobbiamo andare a Novelle usiamo la pila. Abbiamo chiesto molte volte una piccola illuminazione, ma niente da fare. La pulizia della strada e della valle l’abbiamo sempre fatta noi. Ho chiesto al vigile se si poteva avere una bacheca dove affiggere gli avvisi comunali. Mi è stato risposto che era troppo scomoda. Noi sappiamo che l’acqua è inquinata, però la paghiamo insieme a tutti gli altri servizi.
A Porcaiole la situazione è insopportabile. Le valli del Pollo e Dos Bò continuano a erodere i muri, scavano buchi nei prati e vicino alle case, creando seri pericoli.
Nel gennaio 2006 il Comune di sellero doveva installare un armadio contenente i riduttori dell’impianto del metano per la centrale del teleriscaldamento. Abbiamo concordato che io cedevo un angolo del mio terreno per posizionare il suddetto armadio e il Comune si impegnava al rifacimento dei muri della valle del Pollo. Nel mese di settembre 2006 gli operai del Comune hanno eseguito parte dei lavori, poi più niente. All’inizio del 2007 ho chiesto un incontro con il sindaco che mi ha risposto che i lavori si sarebbero fatti. Nel mese di settembre 2008 mi ha risposto che prima della fine del suo mandato i lavori sarebbero stati ultimati.
Esasperato ho dato un ultimatum: "Se entro 15 giorni i lavori non riprendono andrò per vie legali". Nessuna risposta. Il 2 ottobre 2008 il mio avvocato ha scritto al Comune che, dopo vari solleciti, in data 15 novembre 2008 ha risposto: "L’amministrazione comunale ribadisce l’impegno a suo tempo assunto".
Il mandato è finito, l’impegno non è stato rispettato. È giusto che un privato ceda un pezzo del suo terreno per ottenere dal Comune il rifacimento dei muri di una valle di sua competenza?

Giovanni Morgani
Sellero


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