« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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giovedì 10 aprile 2008

Segnali di fumo... da Forlì


Il tumore di nostro figlio? Colpa degli inceneritori
Bambino con cancro: inceneritori in tribunale!
Dopo gli esposti, il Tribunale di Forlì nomina i periti
mercoledì 9 aprile 2008 di Redazione Ambiente
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Un bambino di 11 anni, vive accanto ad un inceneritore, ha un tumore maligno. Tra colpi di perizie, dopo un esposto di associazioni di ambientalisti ed un comitato di genitori, del fattaccio si occupa ora la magistratura.
Anzi gli inceneritori sono due, a poca distanza l’uno dall’altra. Gli impianti di Forlì sono da tempo nel mirino degli ambientalisti. Non a caso è proprio da quella città che è partita la crociata dei medici per l’ambiente.
Certo la decina dei cittadini che abitano vicino agli ampianti non speravano che la vicenda assumesse quel clamore sui giornali. Ma le associazioni che lottano contro il raddoppio delle linee di produzione (WWf Forlì e Clan-Destino) hanno colto la palla al balzo ed ecco ora indagati i responsabili degli impianti di Hera, Claudio Draghi ed Enzo Mengozzi. La vicenda è ora al confronto con i periti per l’incidente probatorio. I cittadini sono difesi da due medici oncologici.
L’azienda è tranquilla, dicono alla Hera. I parametri sono rispettati. Sorge sempre il sospetto che sia la legge sbagliata che ha fissato questi parametri.
Perchè se si riuscirà a dimostrare il nesso causale di questi impianti, dovremo ridiscutere tutto. Per fortuna il bambino sta meglio. Ma il principio di precauzione, che per gli industriali italiani, appare una bestemmia. dovrebbe essere applicato proprio a partire dall’infanzia, la più esposta ai danni ambientali.
Questi strumenti usati per distruggere scorie e rifiuti sono costati all’Italia la condanna dell’Europa, per averli messi in piedi senza valutazione di impatto ambientale. Nella faciloneria tutta italiota, prima si costruisce e poi si vede.
Domenica e lunedi si vota. Ma quei partiti che hanno messo nel programma di governo l’incenerimento come strategia, anziché polemizzare sulle schede elettorali se siano sbagliate o meno, dovrebbero riflettere, se non abbiano invece sbagliato, immaginando un futuro pieno di camini.
E se pensano ai loro nipoti.

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