« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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lunedì 20 ottobre 2008

Lungimiranza zero

"Non ha senso che ci si faccia carico noi dell'inquinamento del mondo, quando a sfilarsi da Kyoto sono stati Paesi come Stati Uniti, India e Cina"
Queste le lungimiranti parole del nostro ministro per l'ambiente (in foto), troppo spesso condivise se non nelle parole nei fatti dai suoi predecessori. Parole gravi, soprattutto se chi le pronuncia ricopre un certo ruolo, e sintomatiche delle cultura (o meglio della mancanza di cultura) ambientalista nell'italietta. Poi ci si chiede perchè certe battaglie nascono già come battaglie perse (ma che comunque spesso meritano di essere combattute). E' la teoria economico-sociologica del "proprio orticello", tradotto: Lungimiranza zero...
Ma è la logica tutta italica del furbetto: se un tale "ruba" perchè non posso farlo io? se quello si fa raccomandare, perchè io devo trovarmi un posto per merito mio? se il mio vicino non paga le tasse perchè mai dovrei farlo io? se altre nazioni se ne fregano dell'ambiente, perchè proprio io dovrei contribuire ad inquinare di meno?
La risposta è semplice, pure troppo, se non vogliamo farlo per quell'ente astratto che è l'ambiente, dovremmo farlo per noi e per il nostro futuro e non solo per una spasmodica ricerca del profitto in una corsa affannossa verso il consumo di un pianeta che ci sta sempre più stretto...

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