« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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lunedì 15 dicembre 2008

Giro di valzer

Dal BresciaOggi di giovedì 11 dicembre 2008, Provincia, pag. 23
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Impianto di SELLERO, il pubblico scende al 25 per cento
Teleriscaldamento:valzer di azioni
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Sono cambiate le compagini societarie, le rappresentanze, e conseguentemente mutano anche le tariffe per gli utenti di Tsn (Teleriscaldamento Sellero Novelle), la società voluta a suo tempo dall’amministrazione comunale per realizzare la centralina a biomasse e il conseguente avvio del servizio a beneficio di un’utenza che è andata via via crescendo. I soci pubblici (Comuni di Sellero e Cedegolo, Unione Comuni Valsaviore, Consorzio servizi Valcamonica) hanno definito le entità delle quote, la maggioranza delle quali è attualmente di proprietà privata, ovvero della società Artemide Energia, emanazione nazionale della Cofatech Italia, a sua volta della galassia del colosso francese Gaz de France. Nella lettera indirizzata agli utenti dei due paesi, con la quale si annunciava l’aumento delle tariffe, i sindaci di Sellero e Cedegolo, Ezio Laini e Pierluigi Mottinelli, il presidente del consiglio d’amministrazione di TSN, Giampiero Bressanelli, informavano che «la convinzione dei soggetti pubblici territoriali è stata quella che dopo la prima fase di avvio della centrale a biomasse, andasse individuato un partner industriale rilevante a cui affidare la gestione, ritagliando per il pubblico il ruolo di controllo». A seguito dell’assemblea, la quota di partecipazione del capitale pubblico si attestava al 25% e veniva confermato presidente della spa l’ex sindaco di Sellero. Durante l’incontro, veniva deliberato l’aumento delle tariffe del 10%, «riassuntivo dell’aumento Istat degli anni scorsi, nella convinzione che il teleriscaldamento offre più risparmio rispetto alle fonti tradizionali e al metano». I due sindaci e il presidente rivolgendosi agli utenti si dicono «consapevoli che in una situazione economica contingente ogni ritocco tariffario diminuisce le già difficili situazioni familiari, coscienti pure che l’aumento non permette alla società di dilazionare oltre come avvenuto negli anni scorsi».L.R.

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